Maria Travia e l’amore con Ennio Morricone

Ennio Morricone, morto nel luglio 2020 all’età di 92 anni, ha avuto un unico, grande amore nella sua vita ovvero Maria Travia, la donna con cui ha diviso tutta la vita e con cui ha festeggiato tutti i traguardi e i successi. I due si sono sposati nel 1950 e si sono sposati dopo sei anni. Nata in Sicilia, Maria Travia si è trasferita a Roma quando aveva solo 3 anni. I due hanno vissuto un momento difficile poco dopo il loro incontro: Maria, infatti, ebbe un incidente in seguito al quale, per diverso tempo, rimase ingessata e immobile.



Morricone, tuttavia, le è sempre rimasto accanto e il loro amore, con il tempo, è diventato sempre più forte. “Soffriva moltissimo. Io le sono rimasto vicino. E così, giorno per giorno, goccia dopo goccia, l’ho fatta innamorare. Perché nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l’intuizione soprannaturale”, raccontò il maestro in un’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera.



Ennio Morricone e l’amore per i figli

Quello tra Ennio Morricone e Maria Travia è stato un amore durato tutta la vita e coronato dalla nascita di quattro figli: Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, che hanno rispettivamente 67, 63, 59 e 58 anni. Solo due di loro, però, hanno seguito le orme dell’illustre genitore: Andrea è compositore e direttore d’orchestra, mentre Giovanni è un produttore cinematografico. Gli altri due figli, invece, hanno scelto strade diverse.

Parlando dei figli, Morricone attribuiva grandi meriti alla moglie: “È stata bravissima lei a sopportare me – aveva raccontato qualche tempo fa il maestro -. È vero, qualche volta sono stato io a sopportarla. Ma vivere con uno che fa il mio mestiere non è facile. Attenzione militare. Orari rigorosi. Giornate intere senza vedere nessuno. Sono un tipo duro, innanzitutto con me stesso e di conseguenza con chi mi sta attorno. Altrimenti i risultati non arrivano. Il successo viene certo dal talento, ma più ancora dal lavoro, dall’esperienza e, ripeto, dalla fedeltà: alla propria arte come alla propria donna. Mi sono dato la regola di dare il meglio, sempre. Anche se non sempre ci si riesce”.