Mariaclotilde Adosini ha solo 18 anni, ma ha dimostrato una maturità (e un’onestà) da vera campionessa durante la tappa di Coppa del Mondo Under 20 di scherma, tenutasi a Beuvais, in Francia. La teenager bergamasca aveva avuto la meglio sulla rivale francese Juliette Baudinot, ma decisiva in questo senso era stata una svista arbitrale, in presa diretta sfuggita anche alle due contendenti. A spiegare l’accaduto è stata la nostra portacolori, ai microfoni del “Corriere della Sera”: “Lei era avanti 13 a 11, io ho fatto un assalto vincente, ma l’arbitro, invece di assegnarmi un punto, me ne ha attribuiti due, probabilmente ha fatto un doppio clic per aggiornare il tabellone. Nella concitazione del momento nessuno se n’è accorto, né io e neppure la mia avversaria e tutto il suo staff. Alla fine ho vinto con il punteggio di 15 a 14″.
A un’ora dal successo, Mariaclotilde Adosini è stata chiamata alla direzione del torneo. Le hanno spiegato cos’era successo e che da regolamento la vittoria era sua. Si poteva soltanto ripetere, eventualmente, il segmento finale della sfida, ripartendo dal punteggio di 13 a 12 per la transalpina. Lei non ha avuto dubbi sul da farsi: “Mi hanno dato la possibilità di chiamare il mio maestro, che era rimasto in Italia. Ma io avevo già deciso cosa fare e sapevo anche che cosa mi avrebbe consigliato lui. Lo sport è questo. Più di ogni altra cosa contano i valori di lealtà e correttezza, sfidarsi e poi dare la mano all’avversaria. Non potevo accettare di vincere in quel modo”.
MARIACLOTILDE ADOSINI: “A SCUOLA HO RICEVUTO TANTI COMPLIMENTI”
Così, Mariaclotilde Adosini è tornata in pedana, ma l’epilogo della sfida ha sorriso alla sua rivale, anche perché, nel frattempo, era scemata la concentrazione. La famiglia, però, è orgogliosa di questa 18enne, che frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico “Maironi” di Ponte di Bergamo: “In classe mi hanno fatto i complimenti – ha svelato l’azzurrina –. Ho iniziato a tirare di scherma a 8 anni e mi è subito piaciuta per il gruppo che si forma. Non è vero che è uno sport individuale. Inoltre, dà tanti insegnamenti anche per la vita”.
Mariaclotilde Adosini si definisce determinata e ambiziosa e, nel suo futuro, vede lo studio: “Mi piacerebbe iscrivermi alla facoltà di Medicina, se supero i test. Vorrei diventare neurochirurga“. E la scherma? “Voglio continuare ad allenarmi e a migliorare. L’anno prossimo nella Coppa del Mondo voglio prendermi la rivincita sulla francese”.