Mariafelicia Carraturo, in occasione della cerimonia di apertura delle Universiadi di Napoli, vestirà i panni della sirena Partenope. L’apneista profondista napoletana e record del mondo sarà infatti la protagonista di uno spettacolo suggestivo che, grazie a una scenografia di luci e di effetti speciali, trasformerà lo stadio San Paolo nel Golfo di Napoli. La Carraturo, in particolare, si calerà nei panni di Partenope indossando una coda di oltre 60 metri e farà rivivere il mito da cui, secondo la leggenda, sarebbe nata la città di Napoli. Nel mito, Partenope è infatti la sirena battuta nel canto da Orfeo che per la disperazione si tuffa in mare prima di trasformarsi in uno scoglio. Secondo quanto anticipato nelle ultime ore da Repubblica, per ricreare il Golfo di Napoli al San Paolo, il mare prenderà il posto del campo di gioco e in una spettacolare cornice azzurra di suoni e luci farà la sua comparsa anche il Vesuvio.



Mariafelicia Carraturo: “Scegliere me è un messaggio molto forte per i giovani atleti”

“Mi sento onorata di rappresentare Partenope”. Parla così Mariafelicia Carraturo nel commentare la sua presenza alla serata di apertura delle Universiadi di Napoli. “Scegliere me – si legge su Repubblica – significa offrire un messaggio molto forte per i giovani atleti, uno sprone a tutti coloro che hanno una meta, un sogno o un obiettivo”. 48 anni, originaria di un’antica famiglia di pasticceri, l’apneista ha scoperto la sua passione solo all’età di 36 anni. Dopo aver frequentato un corso di apnea ha deciso infatti di dedicarsi allo sport con tenacia e costanza e in breve tempo è riuscita a ottenere risultati straordinari. Oggi nel suo curriculum può contare numerosissimi record, tra i quali sei italiani in quattro discipline differenti e uno mondiale conquistato a Sharm el Sheikh nell’agosto del 2018. Ma i primati stabiliti dalla Carraturo non si fermano soltanto allo sport: è stata infatti la prima donna italiana della sua età a conquistare il record mondiale.



Mariafelicia Carraturo: “Il mio viaggio dall’abisso alla rinascita”

A un passo dalla sua esibizione nei panni di Partenope, Mariafelicia Carraturo parla di come sia nata la sua passione per l’apnea: “Ho trasformato un momento negativo della mia vita in un’opportunità – spiega a Repubblica – il mio viaggio dall’abisso alla rinascita mi porta a diventare atleta a 40 anni, dopo una separazione e già madre di due figli. Un percorso complesso – aggiunge la Carraturo – in cui però ho trovato la mia dimensione con slancio e forza di volontà”. Le stessa forza che metterà nella sua esibizione allo stadio San Paolo di Napoli: “Anche per l’Universiade sarà così – spiega infatti la campionessa – niente è impossibile e Napoli può vincere questa sfida”. E nelle sue parole non manca una menzione alla città che le ha dato i natali: “Sono orgogliosa di rappresentare la rinascita della mia città e spero di essere fonte di ispirazione, con la mia storia, per tutti i giovani che hanno voglia di mettersi in gioco”.

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