Mariana Vishegirskaya parla per la prima volta in Italia. La ragazza simbolo dell’attacco all’ospedale di Mariupol ha raccontato a Fuori dal Coro di essere sicura che “non si trattava di un attacco aereo“, perché era a Donetsk dal 2014. In collegamento con il programma di Rete 4, ha dichiarato: “Io sono di Donetsk, conosco benissimo il rumore di un attacco aereo, il rumore dell’aereo quando attacca. Noi sappiamo tutti, conosciamo benissimo anche le conseguenze di questo attacco“. La donna, che ha partorito due giorni dopo l’attacco a Mariupol, ha ribadito che non si è trattato di uno aereo, perché altrimenti “ci sarebbero stati anche altri rumori, altri suoni“.



Mariana Vishegirskaya ha anche smentito la presenza del battaglione Azov: “Non aveva una base in questo ospedale“. Nel primo centro perinatale, che si trova a circa 20 minuti dal punto nascita numero 3 in cui si trovava e da cui alcune ragazze sono state dimesse per essere mandate ad alta punti nascita. “In quell’altro ospedale, il numero 1, da lì tutti sono stati cacciati e lì sono venuti i combattenti di Azov. Invece da noi, sul nostro territorio, per quanto riguarda il nostro punto nascita, il nostro ospedale numero 3 non c’erano i militari, c’erano altri, c’era la consultazione femminile e anche un punto oncologico“.



“ANCHE AD ASSOCIATED PRESS HO DETTO…”

Mariana Vishegirskaya ha spiegato di aver parlato del disastro poco dopo, ai microfoni di Associated Press: “Io ho detto che non si trattava di un bombardamento anche a loro in realtà. Loro, appunto, nel giorno in cui tutto è successo, sono arrivati in modo molto veloce dicendo che si trovano accanto. In realtà non so come mai erano lì ma comunque sono arrivati molto velocemente“. La ragazza dopo il bombardamento era stata presa di mira dai russi che l’accusavano di essere un’attrice: “Non ero in posa sicuramente, perché io sono stata evacuata da questo edificio tra le ultime. Prima di tutto hanno evacuato le neomamme o le gestanti ferite gravemente, poi le donne incinte. Io sono uscita quasi per ultima dall’ospedale perché ho fatto uscire le persone che erano particolarmente spaventate“. Quando Mario Giordano al termine dell’intervista a Fuori dal Coro le ha chiesto se si sentisse più russa o ucraina, Mariana Vishegirskaya ha replicato: “È molto difficile sentirsi o russo o ucraino. In realtà dentro di me scorre il sangue polacco, ucraino, russo, tedesco. Chi devo sentirmi?“.

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