Mariangela Calcagno ospite de La vita in diretta, la donna ha ripercorso la sua storia dalla setta satanica alla rinascita: «Sono arrivata a Cascia non per Santa Rita: un mio collega mi invitò a mangiare un tartufo e mi disse di andare da Santa Rita, la santa dei casi impossibili. Arrivai davanti a Santa Rita e vidi che c’era tanta gente, uscì e andando nella Basilica inferiore c’era un’altra beata. Chiamando una mia amica, dissi di aver bisogno di uno psichiatra: ero in questo luogo e ho sentito per tre volte “fermati”. Le ho detto che ero in un posto dove mettevano le monache in orizzontale, lei mi disse di non andare via da Cascia senza parlare con suor Giacomina».



Mariangela ha poi spiegato cosa l’ha spinta ad entrare nella setta, con il matrimonio sfumato con Luca: «Luca partì per il paradiso quattro giorni prima del matrimonio: la sera dei funerali uscì la mia rabbia e dissi a Dio “se esisti ti distruggo, se non esisti passerò la mia vita a dire che tu non esisti”. Arriverò alla setta satanica manipolata: ero fragile, vivevo un dolore enorme, era l’ennesimo abbandono e tradimento. Finisco lì dentro per due anni, dove ho perso tutto: gli affetti più cari, gli amici e la dignità, la cosa più importante. Arrivi a fare cose assurde, ti vendi, non hai più regole: pensi solo a quel potere, sei completamente manovrata». E poi la svolta: «Mi hanno dato ordine di uccidere Chiara Amirante, fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti che aveva aiutato i giovani ad uscire dalle sette. Vado da Chiara Amirante, mi apre la porta e mi abbraccia, dicendomi “finalmente sei a casa”. E’ l’abbraccio che capovolge la mia vita. Io volevo ucciderla ed ero consapevole che avevo le ore contate: le dissi “se mi trovano mi ammazzano, se mi dai quel dischetto bianco so che mi salva”. Da lì ho iniziato un percorso, non era facile». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“LA STORIA DI UN MIRACOLO”

Quella di Mariangela Calcagno è una storia di rinascita: se ne parlerà oggi a “La Vita in Diretta”. Non è comunque casuale la scelta del titolo del suo libro-testimonianza, “Sono rinata”. Nata col nome Angela, ma diventata Mariangela dopo il battesimo, fu abbandonata dai genitori naturali, quindi trascorse l’infanzia in un orfanotrofio ligure e venne poi adottata all’età di 6 anni. Un epilogo positivo per un’orfana? In realtà è una sofferenza che si è portata dietro fino all’età adulta. Pensava di non valere nulla perché i suoi genitori naturali non l’avevano amata. Durante l’ultimo anno di scuola si è allontanato dalla famiglia adottiva per seguire un sacerdote, poi ha cominciato a lavorare come cuoca. Ha raggiunto il successo e trovato l’amore, fino a quando il fidanzato Luca non muore. Mancavano quattro giorni al matrimonio. Il dolore è stato così forte per Mariangela Calcagno che l’ha portata fino all’autodistruzione. È caduta in mani sbagliate ed è finita addirittura in una setta satanica.



MARIANGELA CALCAGNO, DALLA SETTA SATANICA ALLA RINASCITA

Mariangela Calcagno è stata salvata da Chiara Amirante, fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti. È rinata, ha intrapreso un nuovo cammino e ha conosciuto santa Rita. Proprio a Cascia ha deciso di presentare il suo libro a gennaio. L’ha introdotta il cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano. Alla lettura del libro ha scritto un invito: «La storia di Mariangela racconta un miracolo: Dio abita anche nel dolore… e con lui il dolore non è più dolore, perché la carezza dell’amore di Dio lo trasforma e lo vince». La vita nella fede è caratterizzata da alti e bassi, da incontri continui e sorprendenti, come quello con la Madonna. «A Medjugorje ho scoperto di avere una mamma speciale, che è sempre con te, e non serve cellulare o Facebook», ha raccontato Mariangela Calcagno. E infatti si è ritrovata a visitare la cittadina bosniaca in diverse occasioni, anche da appartenente a Nuovi Orizzonti.