Mariangela Melato: la malattia e la lunga lotta contro il tumore al pancreas

Mariangela Melato è stata una delle più grandi attrici di cinema e teatro. Icona di stile, è scomparsa a soli 71 anni dopo aver lottato con un cancro al pancreas. L’attrice aveva reagito con grande forza e determinata al male del secolo sottoponendosi anche ad un intervento riuscito al 100%. A raccontarlo è la sorella Anna dalle pagine del settimanale Di Più: “si era ripresa benissimo, con la sua solita forza carattere. Dopo essere stata sottoposta a un intervento chirurgico durato dodici ore, aveva voglia di ricominciare subito a lavorare, perché amava immensamente recitare”.



La Melato desiderava così tanto tornare sul palcoscenico non solo per lei, ma anche per tutta la gente e i lavoratori che ruotano intorno al mestiere dell’attore. “Si sentiva responsabile della sarta che lavorava in teatro, degli elettricisti, di tutti. ‘Senza di me chi darà loro da mangiare?’, ripeteva nel letto d’ospedale” – ha aggiunto la sorella Anna rivelando – “del suo mestiere di attrice parlava spesso anche nei suoi ultimi giorni di vita. Progettava già il debutto a teatro al fianco del regista Gabriele Lavia ne ‘Il giardino dei ciliegi’. Anche stavolta sembrava si potesse riprendere”.



Mariangela Melato, l’intervento e la ricomparsa del tumore

Nonostante l’intervento fosse riuscito bene, Mariangela Melato si riammala nuovamente. “Il male è ricomparso” – ha raccontato la sorella Anna, ma questa volta in maniera molto più forte ed aggressivo al punto che gli ultimi giorni di vita l’attrice aveva perso la sua grinta. “Negli ultimi due giorni, prima di andarsene, mi ripeteva: ‘Anna, mi sento stanca, molto stanca’. E non mi parlava più del debutto. Un brutto segno. Come se quella prostrazione, più mentale che fisica, le avesse fatto perdere tutto l’entusiasmo di cui era piena” – ha raccontato la sorella Anna.



Oggi le ceneri di Mariangela Melato sono proprio nella casa di Anna Melato, la sorella tanto amata. “Conservo l’urna con le ceneri di Mariangela nello studio dei miei due figli, di ventidue e sedici anni. Proprio su uno scaffale di una libreria piena di volumi, che mia sorella consultava tutte le volte che veniva a trovarmi a casa. In questo modo ho esaudito il desiderio di Mariangela. Prima di morire, me lo ripeteva spesso: ‘Quando sarà, il più tardi possibile, voglio essere cremata e starti vicino, come sempre'”.