Mariangela Melato, ex compagna di Renzo Arbore, avrebbe voluto un figlio dal cantautore. Una confessione che quest’ultimo ha effettuato in passato ai microfoni di “Domenica In”, nel salotto televisivo di Mara Venier. L’attrice è morta nel 2013 dopo avere lottato contro la malattia e sono numerosi i rimpianti che legano Arbore al ricordo della sua amata, con cui ha avuto una relazione in due momenti differenti della loro vita, a testimonianza di come sia vero l’adagio per cui “certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”.



Durante un’intervista concessa ai colleghi dell'”Avvenire”, Arbore ha parlato a cuor nudo, affermando di essere permeato dai rimpianti: avrebbe voluto diventare padre e avrebbe dovuto sposare l’unica donna che ha veramente amato nel corso della sua esistenza, Mariangela Melato. La seconda storia con quest’ultima si concluse nel 2007, quando lei decise di andare negli Stati Uniti d’America e Arbore non la seguì per dare priorità ai successi in ambito lavorativo: “Siamo stati vicini a sposarci, poi la passione è andata un po’ scemando e ci siamo allontanati…”, ha sottolineato l’artista.



MARIANGELA MELATO, EX DI RENZO ARBORE: “VOLEVA UN FIGLIO DA ME”

Per restare sempre in tema di confidenze, Renzo Arbore, qualche anno più tardi, rivelò a Mara Venier – come anticipato in premessa – che mettere al mondo un figlio con Mariangela Melato sarebbe stata la cosa giusta da fare: “Ho rimandato le cose che avrei dovuto portare a termine, e la persona con cui farle era Mariangela, che un figlio lo desiderava”.

Nel corso della sua lunga carriera, Renzo Arbore ha conquistato numerosi cuori, fra cui quelli di Vanna Brosio e Gabriella Ferri, senza dimenticare proprio Mara Venier, con la quale è stato sentimentalmente legato dal 1990 al 1997, vivendo anche il dramma di un aborto al quinto mese di gravidanza. Tuttavia, è Mariangela Melato la donna per cui la sua anima si danna ancora oggi, a otto anni dalla sua dipartita, a testimonianza di come il vero amore risulti inscalfibile anche dinnanzi all’ineluttabilità di un fato spesso arduo da decifrare.