Mariann Barrena McClay è la seconda moglie di Carlo Ancelotti, con cui è convolata a nozze nel 2014. Il nome della donna è diventato improvvisamente popolare nella giornata di oggi, lunedì 24 maggio 2021, segnata, purtroppo, da un grave lutto per l’allenatore di calcio emiliano e per i suoi figli Katia e Davide: si è spenta, infatti, all’età di 63 anni, l’ex moglie del tecnico, Luisa Gibellini, dalla quale si era separato nel 2010 dopo un matrimonio durato venticinque anni, anche se i due si conoscevano da molto tempo, fin da quando erano entrambi ragazzini e coltivavano la passione per lo sport in generale.
Al termine di quella relazione, Carlo Ancelotti frequentò per un breve periodo Marina Cretu, una giornalista originaria della Romania, ma il colpo di fulmine vero e proprio giunse nel 2011, quando l’ex calciatore della Roma conobbe a Londra, durante la sua parentesi sulla panchina del Chelsea, Mariann Barrena McClay, manager canadese con origini spagnole, di undici anni più giovane di lui. Carletto rimase colpito dalla bellezza della donna e decise di approfondirne la conoscenza, scoprendo ben presto di essere ricambiato.
MARIANN BARRENA MCCLAY, MOGLIE DI ANCELOTTI: MATRIMONIO NEL 2014
Mariann Barrena McClay e Carlo Ancelotti si sono detti “sì” nel 2014 a Vancouver, in Canada, nell’ambito di una cerimonia alla quale ha partecipato un numero limitato di invitati e di cui furono pubblicati pochissimi scatti su Instagram. Da quel momento, è capitato alcune volte di vedere Mariann accanto all’attuale allenatore dell’Everton in occasione di eventi calcistici o anche collegati al folklore, come, ad esempio, l’Oktoberfest di Monaco di Baviera, che i due hanno frequentato ripetutamente quando lui allenava il Bayern Monaco. Tuttavia, la discrezione sembra essere un imperativo categorico per la donna, la quale cerca sempre di non rubare la scena al suo uomo e anche sui social mantiene il massimo riserbo: il suo profilo Instagram è privato, mentre su Facebook la visione dei contenuti è limitata (si vedono solamente alcune sue immagini del profilo, ndr). Se poi aggiungiamo a questa analisi il pragmatismo che compete a qualsiasi manager, ecco che il risultato non può che condurre a una first lady perfetta.