Marianna, Marco e Pietro, chi sono i figli di Gianni Morandi

Cantante sulla cresta dell’onda da quando era giovanissimo, marito, padre e nonno: tutto questo è Gianni Morandi che, non solo ha costruito una carriera brillante, ricca di importanti riconoscimenti, ma è anche riuscito a costruire una splendida famiglia. I gioielli più grandi di Gianni Morandi sono i figli la cui nascita ha cambiato totalmente la vita dell’artista. Gianni Morandi ha vissuto le gioie della paternità con la nascita di Marianna, nata dal matrimonio con Laura Efrikian e dopo il dolore per la perdita della primogenita Serena. Dopo Marianna, Morandi e Laura Efrikian sono diventati genitori anche di Marco. Dal matrimonio con la sua attuale moglie Anna Dan, invece, è nato Pietro.



Marianna e Marco hanno reso Gianni Morandi nonno per ben cinque volte: Marianna, infatti, è mamma di Paolo e Giovanni, nati dal suo matrimonio finito con Biagio Antonacci mentre Marco è sposato con Sabrina Laganà, dal quale ha avuto tre figli, Leonardo, Jacopo e Tommaso e lavora come attore e compositore. Pietro, infatti, ha scelto di seguire le orme di papà Gianni, è un rapper ed è conosciuto con il nome d’arte di Tredici Pietro.



Figli Gianni Morandi: le parole di Marianna per il padre

Gianni Morandi ha un rapporto splendido con i suoi tre figli come testimoniano le parole d’amore che soprattutto Marianna e Marco rilasciano in alcune interviste. Sono diverse, infatti, le interviste in cui i figli di Morandi parlano di papà Gianni. Tra le dichiarazioni più belle ci sono quelle di Marianna che, nel 2012, in un’intervista rilasciata al settimanale Gente, disse: “Papà è un uomo coraggioso, testardo, gli piacciono le sfide”, disse in occasione della conduzione di Sanremo.

Nella carriera di Morandi, tuttavia, non sono mancati i momenti difficili come raccontava nella stessa intervista la stessa Marianna: “Papà attraversava un periodo difficile, dopo i trionfi degli anni 60 era finito in un cono d’ombra. Ricordo che si rimise a studiare per prendere la licenza media, passavamo i pomeriggi sui libri insieme. Fu un blackout temporaneo anche se sono sicura ci abbia fatto del gran bene, è servito a capire il valore delle cose, l’importanza di raggiungere i traguardi faticando, senza che nulla ti sia dovuto”.