E’ divenuto virale nelle ultime ore il video della deputata del Movimento 5 Stelle, Marianna Ricciardi, che è intervenuta in aula a Montecitorio per rispondere a Piero Fassino. Lo storico esponente del Pd aveva fatto il giro del web la settimana scorsa dopo aver mostrato il cedolino dello stipendio netto di un deputato pari a 4.700 euro, definendolo non una mensilità d’oro. Ebbene, per replicare Marianna Ricciardi ha portato in aula il cedolino di un medico specializzando da circa 1.650 euro al mese, e il video ha fatto il giro del web e dei social in breve tempo.



«Ieri, in occasione della discussione sul bilancio della Camera dei Deputati, ho presentato un Ordine del giorno che mirava alla sostenibilità ambientale di questa istituzione e come il mio ce n’erano altri cinque sulla stessa linea. Sono stati tutti accolti, senza però che la discussione li riguardasse, perché il dibattito si è occupato di altro, dal decoro dei Parlamentari ai loro stipendi. Ma di fronte al cedolino di un Deputato mostrato in Aula, ho compreso come ci stessimo occupando di cose fuori dalla realtà», quando afferma Ricciardi in una nota.



MARIANNA RICCIARDI VS PIERO FASSINO, IL CEDOLINO DEL MEDICO: “OGGI VE LO MOSTRO IO…”

Nel video invece si vede Marianna Ricciardi mentre afferma: «Oggi un cedolino ve lo mostro io, è quello di un medico specializzando in medicina di emergenza e urgenza. Parliamo di circa 1650 euro al mese, a fronte di notti e festivi lavorati, di straordinari non pagati – ha proseguito per poi sottolineare Il medico specializzando non riceve tredicesima né Tfr. E con lo stipendio che guadagna deve anche pagarsi le tasse universitarie. E non parliamo delle responsabilità di un medico, che ha nelle mani la vita delle persone».



Quindi Marianna Ricciardi, replicando a Piero Fassino, ha concluso il suo intervento dicendo: «Credo sia giusto che i parlamentari guadagnino stipendi decorosi, ma che almeno si occupino dei problemi reali delle persone. Emergenza ambientale, difesa del Servizio Sanitario Nazionale, Reddito di Cittadinanza, salario minimo. Non cravatte o scarpe da ginnastica».