“Fu una stagione felicissima anche per il pubblico, erano sceneggiati che arricchiva la cultura della gente”: così Mario Rigillo a Oggi è un altro giorno sulla sua lunga carriera, durata 60 anni, e sulla fortuna degli sceneggiati. Il celebre attore ha poi voluto ricordare la collaborazione con Franca Valeri: “Con Franca Valeri abbiamo fatto compagnia, abbiamo recitato insieme. Lei era straordinaria, una persona davvero straordinaria. Non ricordo molti aneddoti, non sono aneddotico. Ma lei aveva una testa straordinaria, aveva un’intelligenza assoluta, non perdeva l’occasione di fare la battuta straordinaria”.
Nel corso del suo dialogo con Serena Bortone, Mario Rigillo ha ricordato l’avventura al fianco di Monica Vitti – “fu straordinaria” – per poi soffermarsi del suo legame con Napoli: “Entrando in accademia mi ero preparato molto tempo prima e avevo una bellissima dizione, non volevo che si scoprisse il napoletano. Mi chiesero se fossi triestino (ride, ndr)”. (Aggiornamento di MB)
Mariano Rigillo, due matrimoni alle spalle e due figli
Mariano Rigillo è un famoso attore italiano. Esordisce giovane a teatro negli anni 60. Non solo televisione, Mariano è anche famoso per essere entrato a far parte di alcune compagnie teatrali e, soprattutto, per essere direttore di una scuola di recitazione napoletana. Da sempre appassionato di recitazione, Mariano si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica grazie all’insegnamento di grandi maestri come Sergio Tofano e Orazio Costa. Tra i suoi più grandi successi ricordiamo Masaniello. Intorno agli anni Sessanta, diventa uno degli attori teatrali più bravi e più stimati. Dopo il successo con Masianello, debutta in televisione e sul grande schermo entrando a far parte di alcune fiction, come Centovetrine, e film di successo, tra cui Il Postino e Andiamo a quel paese con Ficarra e Picone.
A marzo 2019 lo vediamo nel cast di Mentre ero via con Giuseppe Zeno e Vittoria Puccini. L’attore napoletano ha sempre cercato di tenere lontana la sua vita privata dai riflettori. Nonostante ciò, però, sappiamo che è legato da tantissimi anni a Anna Teresa Rossini, anche lei attrice teatrale. In passato è stato sposato con Maira Torcia e dal loro matrimonio sono nati due figli: Riccardo e Ruben, anche lui attore come il padre. Mariano, oltre a fare l’attore, nella vita di tutti i giorni fa anche il nonno.
Mariano Rigillo, la carriera tra televisione, cinema e teatro
Mariano Rigillo ha lavorato molto per la Rai. Nel 2006 è tra gli interpreti della miniserie della Rai Eravamo solo mille. Sempre per la Rai è tra gli interpreti di Nebbie e delitti, con Luca Barbareschi, dove Rigillo interpreta un solerte e, a volte, ironico questore. Nel 2008 vince il Premio “Città di Trieste” Alabarda d’oro. Nel 2010 prende parte alla fiction di Rai 1 Capri 3, insieme ai colleghi Lando Buzzanca, Lucia Bosè, Gabriele Greco e Bianca Guaccero. Nel 2011 vince il Pegaso d’oro del Premio Flaiano alla carriera. Il 21 luglio 2016 viene annunciato come nuovo direttore della scuola di recitazione del Teatro Stabile di Napoli, prendendo il posto di Luca De Filippo.
Ha partecipato negli anni a numerosi spettacoli teatrali. In quegli stessi anni partecipa a numerosi spettacoli di prosa adattati per la televisione, tra i quali Il mulino del Po di Sandro Bolchi, del 1971, La morte di Danton di Georg Büchner per la regia di Mario Missiroli, del 1972 e La trilogia della villeggiatura di Goldoni, ancora con la regia di Mario Missiroli, del 1975. L’anno successivo è protagonista dello sceneggiato Dov’è Anna? in cui recita accanto a Scilla Gabel e Pier Paolo Capponi. Nel 1977 interpreta il protagonista in Saturnino Farandola, sceneggiato a puntate tratto dal romanzo di Albert Robida trasmesso dalla Rai nel palinsesto pomeridiano per i ragazzi. Dopo essere stato interprete nel 1978 in Storie della camorra, nel 1979 interpreta il commissario Selvaggi nello sceneggiato Così per gioco, con la regia di Leonardo Cortese. Interessanti sono state le sue rivisitazioni del teatro di Raffaele Viviani, di cui ha curato l’allestimento di Pescatori, nel 1981 e di Zingari nel 1982. Tra il 1999 e il 2000 ha portato in tournée teatrale Vita di Galileo di Bertolt Brecht, interpretando il ruolo del protagonista, con la regia di Gigi Dall’Aglio.