L’etichetta discografica che negli ultimi anni si era occupata di pubblicare tutte le sue uscite discografiche ha deciso di mollare Marilyn Manson: la decisione dei vertici della Loma Vista, compagnia indipendente fondata solo nel 2012 da Tom Whalley (ex CEO di Warner Bros Records), arriva a seguito delle pesanti accuse di violenza domestica rivolte dall’attrice Evan Rachel Wood nei confronti di Brian Hugh Warner, nome di battesimo del 51enne rocker e produttore discografico dell’Ohio nonché frontman dall’omonima band industrial metal. Insomma, mentre il caso è ancora scoppiato da poco e il diretto interessato ha postato sui social una dichiarazione in cui rigetta ogni accusa, la Loma Vista lo mette alla porta con una presunzione di colpevolezza che da qualcuno è stata stigmatizzate nelle ultime ore.



Al momento infatti non è chiaro se la Wood abbia presentato denuncia formale nei confronti di Manson anche se l’attrice ha postato la foto della lettera inviata al procuratore generale degli USA pro tempore in cui chiede che il Dipartimento di Giustizia si attivi per approfondire le sue accuse e sentire tutte quelle che sarebbero le presunte vittime: la Wood avrebbe avuto una relazione col rocker nel 2007, quando lei aveva ancora 19 e Warner stava divorziato da Dita von Teese, all’epoca sua compagna. “Ha cominciato ad adescarmi quando ero teenager e per anni ha orrendamente abusato di me” è l’accusa affidata a Instagram e al magazine Vanity Fair.



MARILYN MANSON ‘MOLLATO’ DALL’ETICHETTA: PESANO LE ACCUSE DI EVAN RACHEL WOOD

Il suo post, come era facilmente prevedibile, ha scatenato un polverone attorno a Marylin Manson e che, come detto, ha portato la sua etichetta e interrompere immediatamente la collaborazione (oltre che la promozione del suo ultimo disco) nonostante non vi siano ancora denunce sul tavolo e il diretto interessato abbia negato ogni accusa. “Sono qui per mettere in piazza il pericolo che lui rappresenta e avvertire le molte industrie che lo hanno agevolato, prima che possa rovinare altre vite” ha scritto l’attrice di “Westworld” e che pare aver smosso le acque dato che altre donne, tra Jenna Jameson, sono uscite allo scoperto denunciando alcuni abusi di cui Manson si sarebbe reso protagonista.



Dal canto suo Marylin ha postato sul suo profilo Instagram un messaggio in cui definisce le parole della Wood come “orribili distorsioni della realtà”, ribadendo che le reazioni intime citate dall’attrice e da altre sue colleghe sono sempre avvenute in maniera consensuale “con delle partner che la pensavano allo stesso modo”. “Ovviamente so che la mia arte e la mia vita sono sempre state controverse” è l’incipit del suo post in cui però Warner ci tiene a tenere separati questi aspetti dal privato, ribadendo che quanto da lui affermato è vero e chiedendosi retoricamente come mai altre persone, e proprio ora, diano quella che secondo lui sarebbe una rappresentazione distorta di eventi passati.