Marilyn Monroe, cause della morte tra tesi suicidio e complotto
Sono trascorsi più di sessant’anni dalla morte dell’iconica Marilyn Monroe, ritrovata senza vita nel suo letto, a soli 36 anni, in circostanze alquante misteriose e poco chiare. La scomparsa della celebre attrice è certamente uno dei più grandi punti interrogativi della storia di cronaca nera hollywoodiana. Molti fan, ancora oggi, non si danno pace sulle reali dinamiche del decesso. Ma stando ai controlli dell’autopsia, nel 1962, la morte di Marilyn fu da imputare ad un’overdose di barbiturici. Per la versione ufficiale, quindi, l’iconica attrice voleva suicidarsi.
In molti cavalcarono l’idea di un complotto, a causa di svariati elementi poco chiari nella ricostruzione del suo suicidio. Ad organizzare il funerale di Marilyn Monroe fu il suo ex marito, il campione di baseball Joe DiMaggio che si accollò tutte le spese. L’uomo invitò solo gli amici ristretti, escludendo le celebrità di Hollywood. Il rito funebre fu celebrato da A.J. Soldancon, accompagnato dalle note di Over the Rainbow di Judy Garland.
Tutti gli amori di Marilyn Monroe: dai matrimoni ai flirt, i rapporti controversi coi Kennedy
Oltre alla storia d’amore e le nozze con Joe di Maggio, Marilyn Monroe ebbe altri due matrimoni. Il primo con James Dougherty, poi quello col campione di baseball e infine con lo scrittore Arthur Miller. Sono numerose inoltre le voci relative a flirt e relazioni con altri uomini, tra un matrimonio e l’altro. Pare infatti che l’attrice rimase alquanto affascinata dai corteggiamenti di altre personalità di spicco nel mondo del cinema e dello spettacolo, tra cui Marlon Brando, Frank Sinatra e il giornalista Robert Slatzer con il quale aveva coltivato un “intima amicizia”, fin da quando, nel 1946, lo conobbe negli studi della Fox. Molto chiacchierati e discussi anche i rapporti con i fratelli Kennedy, prima con John e poi con Robert, con cui intrecciò storie controverse, oscure e decisamente conflittuali.