Anthony Summers e Barbara Alberti, retroscena sulla morte di Marilyn Monroe
Ospiti di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, Anthony Summers e Barbara Alberti analizzano alcuni aspetti della diva delle dive: Marilyn Monroe. Dalla sua infanzia drammatica alla morte premature, su Rai1 i due esperti ricordano traumi e condizioni in cui viveva la celebre attrice. “La sua potenza fiabesca è infinita e trapassa i tempi. – ha esordito la Alberti – La sua è proprio una storia delle fiabe perché è una bambina che nessuno vuole. Viene sbattuta da una famiglia all’altra e pare che i 36anni di questa sua vita sia una ripetizione di questa situazione.”
Uno degli aspetti più misteriosi che la riguardano sono però le condizioni della sua morte, argomento che affronta Summers – autore di un attento libro sulla sua vita. “Marilyn uccisa? Queste cose vanno dimenticate perché non ci sono prove che i fratelli Kennedy abbiano ucciso qualcuno, si tratta di complotto. È follia! – ha tuonato lo scrittore, aggiungendo – Lei è morta per un’overdose di farmaci ma non si sa se volutamente o per errore, è impossibile saperlo.”
“Marilyn Monroe soffriva di diverse malattie psichiatriche”
È ancora Anthony Summers a sottolineare come nella vita di Marilyn fosse stata determinante la sua salute mentale: “Il suo stato mentale è cruciale: per diversi anni lei ha consultato uno psichiatra, lo stesso che l’ha poi trovata morta, e ha detto che soffriva di diverse malattie psichiatriche – ha spiegato l’autore – e in particolare c’era un elemento di schizofrenia e penso che questo vada proprio al cuore della cosa: lei rappresentava la quinta essenza della donna. Va detto che ha anche avuto un’infanzia terribile, ha sempre cercato da adulta di scoprire chi fosse suo padre.” Così ha concluso: “Lei ha sempre avuto un grande spazio vuoto quindi, alla fine, se sia morta volutamente o no, non si dovrebbe essere sorpresi.”