Marina Cicogna, chi è la produttrice dei “capolavori indimenticabili”: il David di Donatello il giusto premio alla carriera
C’è anche Marina Cicogna tra i protagonisti della puntata odierna di Domenica In. La produttrice cinematografica, fresca di David di Donatello alla carriera, ha scritto una storia straordinaria, quella della sua carriera, grazie ad un intuito ed un talento che l’hanno proiettata fin dal principio verso l’alto. Già nel 1971 fece il pieno di riconoscimenti con “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri. Poi la Palma d’oro, nel ’72, sempre con Petri per “La classe operaia va in paradiso”. Nel mezzo il Leone d’oro, a Venezia, con “Belle de jour” di Buñuel.
La vita della produttrice si è sviluppata fin da subito in un contesto dove il cinema e l’arte erano la regola. Il nonno paterno infatti era tra i produttori di “Ladri di biciclette”, mentre quello materno, Giuseppe Volpi di Misurata, fu il fondatore della Mostra del cinema di Venezia. Insomma, Marina Cicogna non poteva proprio intraprendere strade diverse, proprio perché la settima arte era una questione di sangue.
Marina Cicogna e il cinema, una questione di intuito e talento
“Per me sarebbe stato facile fare un film di grande budget con Fellini o con Visconti, li conoscevo bene, ma non mi interessava, preferivo vedere e inventare talenti meno noti”, ha raccontato Marina Cicogna a proposito dei tanti film che hanno lasciato un segno tangibile nella storia del nostro cinema.
La produttrice, fin da giovanissima, si impegnò a produrre film “incerti”, il cui successo non era di certo scontato. Ovviamente gran parte dei suoi film diventarono dei veri e propri capolavori del cinema d’autore, grazie anche al contributo di profili eccellenti e indimenticabili, come Vittorio De Sica e Pier Paolo Pasolini, ma anche Giancarlo Giannini, Florinda Bolkan, Gian Maria Volonté, Henry Fonda, Charles Bronson, Alain Delon, Yves Montand.