L’attrice Marina Confalone grazie all’interpretazione in Il vizio della speranza ha ricevuto la candidatura, insieme a Isabella Ferrari, Anna Ferzietti, Maria Paiato e Valeria Golino, all’edizione Nastri D’Argento 2019 come la migliore attrice non protagonista. La Confalone ha vinto il Premio confermandosi una delle attrici italiane migliori nel panorama attuale. Il vizio della speranza, il film diretto dalla regia di Edoardo De Angelis, ha come protagonista Maria, interpretata da Pina Turco, che si trova sottoposta del tutto agli ordini di una lenona che ama i gioielli, il denaro e il suo pitbull interpretata da Marina Confalone. Maria, su ordine di Zi’ Mari (Marina Confalone), si trova a dover traghettare le prostitute nigeriane ai clienti interessati ad affittare i loro uteri. La donna svolge questo compito con tacita rassegnazione fino a che non cambia qualcosa, scopre di essere incinta. Tra schiavitù, prostituzione e costrizione alla maternità le tematiche trattate da Il vizio della speranza sono attuali e molto importanti. La stessa protagonista di questo film, Maria, è incinta e si trova dilaniata da mille dubbi sul futuro di quel bimbo e la decisione di farlo nascere in un mondo tanto brutto e crudele. Proprio per questo la sua decisione è quella di tentare la fuga.



Marina Confalone, Nastri d’argento 2019: il successo di Zi Mari

Il personaggio di Marina Confalone, Zi’ Mari, ha vinto il premio di miglior attrice non protagonista ai Nastri d’argento 2019. Si tratta di un profilo molto duro, asettico, integrato in modo perfetto in quell’ambiente descritto in modo così crudo e cattivo. Come la stessa Confalone ha detto il film e il suo personaggio, in particolare, si trovano a essere carichi di simbolismi e messaggi segreti che vengono veicolati allo spettatore attraverso cose e immagini particolari. In ogni caso in una realtà simbolica e metaforica di un degrado che realmente esiste nel nostro mondo il ruolo di Marina Confalone è quello di una strega che fa della sua crudeltà e dell’attitudine al comando senza sconti che cerca di dare un senso al vuoto che ha dentro rifugiandosi nella droga. Il film Il vizio della speranza e l’interpretazione di Marina Confalone di Zi’ Mari hanno ricevuto critiche molto positive. La capacità di interpretare e racchiudere in un film un mondo crudo e difficile come quello di Castel Volturno non va sottovalutata. Il film però non ha ricevuto solo critiche positive, il tema controverso e forte, infatti, ha attirato varie critiche negative. Il Giornale, in particolare, ha definito Il Vizio della Speranza come un esercizio di stile stucchevole e con un eccessivo simbolismo. I simbolismi e il tono di favola nera, secondo i critici, sconfinerebbero in modo un po’ troppo accentuato nell’eccesso con risultati ridondanti. In ogni caso, l’interpretazione della cinica maitrasse Zi’ Mari da parte di Marina Confalone è valsa alla talentuosa attrice la candidatura e poi la vittoria a questa edizione dei Nastri D’Argento 2019 come miglior attrice non protagonista.

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