La Marina francese sta facendo il giro del mondo con la missione Jeanne d’Arc 2023. Il viaggio, come riportato da Le Figaro, prevede delle esercitazioni in diverse località, con particolare attenzione nei confronti dell’Indo-Pacifico con l’obiettivo di riaffermare la credibilità del Paese, all’ombra della rivalità sino-americana, e di rafforzare la capacità operativa delle forze armate in un contesto geopolitico sempre più teso.



“C’è un’attenzione particolare nei confronti di quest’area per mostrare la nostra capacità di proiettare forze e contribuire alla sicurezza regionale. A parte gli americani, siamo gli unici in grado di dispiegare un numero così elevato di risorse”, ha affermato il contrammiraglio Geoffroy d’Andigné, comandante della zona Asia-Pacifico. Le esercitazioni sono proiettate anche verso l’imminente futuro. “L’evoluzione delle dinamiche mondiali ci dice che dobbiamo prepararci al ritorno del combattimento navale, in un possibile conflitto ad alta intensità. Dobbiamo rendere l’equipaggio forte contro il male”, ha aggiunto il comandante Emmanuel Mocard.



Marina francese, giro del mondo con missione Jeanne d’Arc: l’allarme guerra

Le dinamiche mondiali a cui l’ufficiale della Marina francese che sta prendendo parte al giro del mondo con la missione Jeanne d’Arc fa riferimento non sono esclusivamente quelle relative al conflitto in Ucraina. “Per noi il vero focus è l’Asia, il polmone economico del mondo. Qui crescono i rischi di conflagrazione, basta vedere cosa c’è in gioco a Taiwan”, ha precisato il comandante Emmanuel Mocard. Il presidente cinese Xi Jinping ha ribadito infatti la sua determinazione a realizzare la “riunificazione” di quest’isola democratica sulla terraferma, che considera parte integrante del suo territorio.



Dopo decenni dedicati a minacce asimmetriche, in particolare quelle terroristiche, lo spettro di una guerra navale contro altre marine sta dunque riaffiorando nel cuore del 21° secolo. È per questo motivo che quella francese è all’opera. La missione congiunta di cinque mesi, partita da Tolone a febbraio, attraverserà l’Indo-Pacifico attraverso l’India, l’Indonesia, la Nuova Caledonia fino all’isolotto di Clipperton, al largo della costa del Messico, per affrontare i conflitti di domani, con 160 cadetti a bordo.