Marina La Rosa, resa celebre dalla sua partecipazione alla prima edizione italiana del Grande Fratello, è stata ospite del programma ‘Nei tuoi panni’ in onda su Rai 2. “Entro nella Casa (del Grande Fratello, ndr) a ventitré anni, ero molto giovane e non ero mai stata così lontana dalla mia famiglia” racconta alla conduttrice Mia Ceran. E parla del soprannome con cui per molto tempo è stata conosciuta in seguito a quella prima esperienza in tv: “con i miei amici ero abituata a un contatto fisico, all’abbraccio, e questa mia caratteristica, associata probabilmente a una sensualità che già era abbastanza sviluppata, ha fatto sì che il pubblico in qualche modo il pubblico mi vedesse come quella grandissima gattamorta, perché io abbracciavo tutti”.



Eppure, Marina La Rosa confessa che “io vedendomi adesso e osservando quella ragazzina provo tenerezza, perché ero ancora da strutturare”. Ospite del programma Nei tuoi panni, ipotizza che “se un tempo fossero esistiti i social io avrei avuto milioni di followers” ma anche altrettanti dei cosiddetti hater. E a questo proposito racconta un aneddoto che la colpì molto mentre passeggiava per Roma, attraversando una piazza piena di persone: “c’era un ragazzo con il cane – inizia a ricordare – Lui strattona un po’ il cane dicendo ‘spostati che sta passando quella’, e si apre questo varco di gente che mi fa passare guardandomi come se fossi un’appestata. E io li guardavo scioccata perché non capivo. Secondo me è gente che non ha molto da dire ed esterna così la loro idiozia”.



Marina La Rosa, dopo il Grande Fratello si racconta come madre: “parlo di emotività con i miei figli”

Marina La Rosa ammette che “mi ricordo degli insulti, quello della gattamorta era la cosa più carina” che le avessero detto all’epoca della sua partecipazione alla prima edizione del Grande Fratello. Eppure ora guarda avanti e pensa alla sua famiglia, ai suoi due figli. “Probabilmente non vincerò il premio di madre dell’anno – ammette scherzando con Mia Ceran – è difficilissimo essere genitore, soprattutto oggi. È difficile perché sento una grande responsabilità”. In particolare, come madre di due maschi “sento la responsabilità di crescere due adulti responsabili e più consistenti rispetto a quelli che ho conosciuto io”.



Per questo motivo, ai suoi figli Marina La Rosa cerca di “parlare molto di emotività, perché noi donne abbiamo la parte empatica più sviluppata rispetto agli uomini. Vorrei che loro fossero più consapevoli delle proprie emozioni e di quelle degli altri”. E parla della sua esperienza di madre come uno “spartiacque vero della mia esistenza”, perché “quando diventi madre cambia la percezione, la cognizione, i valori che dai alle cose. Non sei più sola al mondo”.