Giallo all’isola d’Elba (Livorno) per la scomparsa di Marina Paola Micalizio, figlia del “superpoliziotto” Pippo Micalizio, che negli anni ’80 e ’90 indagò sulle infiltrazioni di mafia e ‘ndrangheta al nord. In corso le ricerche: carabinieri, vigili del fuoco, guardia costiera sono impegnati nel cercarla dopo che il marito ha sporto denuncia di scomparsa alla stazione dell’Arma a Marciana Marina. La donna, residente a Milano, si era allontana con il cane. Sugli scogli vicino a Procchio stamattina è stato trovato l’animale morto, mentre il guinzaglio era impigliato tra le rocce. Inoltre, è stato individuato il cellulare della donna scomparsa.



Marina Paola Micalizio era in vacanza presso la villa di famiglia nell’isola dove trascorreva sempre le estati. La scomparsa è stata segnalata ieri sera in una zona boschiva, ma il soccorso viene classificato come un “allontanamento volontario” in quanto non ci sono elementi per dubitare del contrario. Per quanto riguarda il cane, dalle prime ipotesi emerge che potrebbe essere annegato, forse finito in acqua nello stesso punto dove alla padrona è cascato il cellulare sulla spiaggia. Il telefono, infatti, è stato trovato a breve distanza dalla carcassa del cane, che forse potrebbe essere sottoposta ad accertamenti veterinari e scientifici.



LE INDAGINI SULLA SCOMPARSA DELLA FIGLIA DI PIPPO MICALIZIO

A coordinare le ricerche di Marina Paola Micalizio la prefettura di Livorno. A svolgerne squadre di terra con vigili del fuoco e associazioni di volontariato del soccorso di protezione civile, e squadre a mare con personale della capitaneria di porto. Coinvolto anche un elicottero, i pompieri stanno utilizzando anche un drone e squadre cinofile. Intervenuti anche i sommozzatori.

Pippo Micalizio, morto nel 2005, si guadagnò nel tempo l’appellativo di “super poliziotto” per le prime grandi operazioni contro la mafia e la ‘ndrangheta al nord. Promosso a Roma, venne nominato vice direttore della Direzione investigativa antimafia (Dia) diventando numero uno dei Servizi centrali antidroga. Uomo di fiducia del Viminale, il padre di Marina Paola Micalizio nel 2011 fu mandato a Genova come ispettore nelle indagini dopo il G8 sull’irruzione di poliziotti e carabinieri nella scuola Diaz e per i controversi fatti nella caserma di Bolzaneto. Nel 2003 venne nominato prefetto, collocato fuori ruolo alla presidenza del Consiglio. Rilevante l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica ricevuta nel 1994 dall’allora presidente Oscar Luigi Scalfaro.