Marina Rei è stata ospite stamane a Storie Italiane, programma in onda tutte le mattine su Rai Uno, e condotto dalla bella e brava Eleonora Daniele. Le prime parole della cantante sono state sulla sua prima apparizione al Festival di Sanremo, datata 1996, con il brano “Al di là di questi anni”: “Quel Sanremo era stata la mia prima esperienza grande e importante – le parole dell’artista romana – ho un ricordo meraviglioso nonostante vi era grande ansia, da li sono successe tante cose belle”. In quell’edizione la Rei ottenne il premio alla critica: “Il premio alla critica ricevuta – ricorda – è stato il primo riconoscimento importante e prestigioso della mia carriera”. La Daniele incalza quindi la cantante sulle differenze fra il Festival di Sanremo 2020, e le edizioni degli anni passati: “La differenza fra oggi e i miei Sanremo è che ora c’è spazio per la musica ma è uno spazio che va più in secondo piano. Vengono fatte scelte più televisive che fanno clamore, e che invece potrebbero essere dedicate alla musica”.
MARINA REI: “AD APRILE USCIRA’ IL MIO NUOVO ALBUM”
Il 14 gennaio è uscito il nuovo singolo di Marina “Per essere felici”: “E’ una canzone che parla di scelte – spiega la cantante – nella vita si fanno scelte importanti e professionali e siamo dei privilegiati quando possiamo farle. Quando faccio scelte lo faccio sempre per migliorarmi, amo studiare e migliorarmi e non mi accontento mai. Cerco sempre questa lotta conflittuale mia nel dover migliorare, quindi le scelte che faccio sono spesso e volentieri difficili, portano a fare dei sacrifici e a percorrere strade complicate. Però – prosegue – una scelta ti porta ad essere realmente te stessa, ecco che in quel momento, quando tu riesci a guardarti e a riconoscerti sei una persona felice e io mi riconosco”. Ad aprile uscirà invece il nuovo disco, che si chiamerà sempre “Per essere felici”: “Il disco uscirà il 17 aprile, un disco del quale sono molto felice, ho lavorato tantissimo e per tanto tempo, non è un disco super prodotto ma è abbastanza grezzo, volutamente così per non rincorrere nessun tipo di stereotipo musicale, è molto molto libero”.