MARINA RIPA DI MEANA, MADRE “UNICA, ANTICONFORMISTA E LIBERA”
Chi era Marina Ripa di Meana, madre di Lucrezia Lante della Rovere? Questo pomeriggio, nel salotto di “Verissimo”, la 57enne attrice capitolina sarà presente in studio per presentare il film “Ennio Doris – C’è anche domani”, di prossima uscita al cinema e probabilmente la figlia potrebbe ricordare la carismatica figura della donna: anzi l’ospitata negli studi del talk show di Canale 5 della Lante della Rovere sarà anche l’occasione per riaccendere i riflettori sulla madre, scomparsa purtroppo oramai sei anni fa a causa di un tumore, e del rapporto che c’era tra le due donne.
Lucrezia Lante della Rovere è la figlia infatti è la figlia del duca Alessandro Lante della Rovere (una importante famiglia nobiliare romana che vanta in passato anche due Papi) e di Marian Elide Punturieri, poi coniugata Lante della Rovere ma conosciuta oramai come Marina Ripa di Meana (sposerà in seconde nozze il marchese Carlo, stilista e scrittrice di origini calabresi. E proprio nel mondo della moda la ragazza nata a Reggio Calabria nell’ottobre del 1941 aveva cominciato a muovere i primi passi, trasferendosi poi a Roma dove aveva aperto la sua prima sartoria: e all’ombra del Cupolone, negli anni, Marina Ripa di Meana era diventata uno dei punti di riferimento della vita mondana e delle cronache di gossip tanto che all’epoca si parlò molto, nel 1964, delle nozze col duca Alessandro e col quale concepirà la sua prima e unica figlia, Lucrezia, diventata successivamente un’apprezzata attrice non solo televisiva e cinematografica ma anche a teatro.
LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE, “MAMMA MI MANCA, A DIFFERENZA DI PAPA’ CHE…”
Dopo che nei primi Anni Duemila le era stato diagnosticato un tumore al rene, Marina Ripa di Meana morirà nel gennaio del 2018 nella sua Roma all’età di 76 anni, scegliendo di sottoporsi alla sedazione profonda palliativa. “Il male non deve impadronirsi di te, tu non sei la malattia” usava dire la stilista nonché scrittrice e attivista che ha lottato per tanti anni con la malattia e nelle interviste rilasciate ha sempre mantenuto un atteggiamento positivo, dando anche una lezione di vita su come si convive con un cancro. “Lei ha combattuto la sua malattia come una guerriera e sarà un grande esempio per me, per le mie figlie e per tutti noi” aveva detto una volta Lucrezia Lante della Rovere parlando della madre e degli ultimi anni della donna.
“Mamma da giovane sembrava Marilyn, con questa sua ingenuità. Poi le è venuta la ‘cazzimma’…” aveva scherzato una volta la della Rovere parlando di Marina Ripa di Meana durante una ospitata a ‘Oggi è un altro giorno’: un rapporto tra alti e bassi ma certamente curioso e tutto da raccontare. “Io in lei cercavo le mie attenzioni e difficilmente le trovavo. Guardavo questa donna come se fosse un film. La guardavo con ammirazione, come se fosse una regina e anche se a volte lei cercava di sbolognarmi perché aveva sempre da fare…”. Non solo: la figlia una volta l’ha definita alla stregua di una divinità, “unica, anticonformista e libera”, e questo nonostante appunto la loro relazione a volte conflittuale. Basti pensare al fatto che Marina Ripa di Meana chiedeva a Lucrezia in pubblico di non chiamarla mamma: “Poi, crescendo, l’ho anche sentita dire: ‘Non sono stata creata per fare la mamma’…”. Parlando di lei al ‘Corriere della Sera’ aveva anche detto: “Mamma era fatta così, perennemente sopra le righe, la sua esistenza un’altalena di eventi (…) Una donna speciale? Sì, e mi manca sempre di più. A differenza di mio padre, che aveva il mal di vivere e si limitava a sopravvivere… È stata molto coraggiosa anche quando si è ammalata, diventando portavoce e mettendosi a disposizione di chi era colpito dalla stessa malattia, spronando gli altri”.