A Chi l’ha visto, ieri sera è stato trasmesso un filmato inedito relativo al caso di Marina Santoro, la donna uccisa ad Acilia il 28 agosto scorso. Due giorni dopo la sua morte, un ciclista ed ecologista si imbatte in un’auto, mentre percorre un sentiero lungo il Tevere, a Ostia Antica. L’uomo è convinto che colui che è alla guida sia intenzionato a gettare rifiuti e riprende tutto. Si accorge della presenza di un tubo attaccato alla macchina. All’improvviso l’autista si ferma ed inizia a fare avanti e indietro tra la vettura e la fitta vegetazione, facendo allarmare il ciclista che nel frattempo allerta le forze dell’ordine. Quell’auto appartiene a Marina Santoro. I carabinieri raggiungono così la sua abitazione e dall’esterno sentono un forte odore di gas. Una volta giunti anche i vigili del fuoco, trovano la casa satura di gas e le finestre chiuse con il nastro adesivo. In una stanza c’è il corpo senza vita della donna e poco distante un biglietto a firma del compagno Attilio Di Rocco: “Non ce la facciamo più ad andare avanti così”. Agli inquirenti appare come una sorta di confessione: Attilio avrebbe ucciso la compagna con un manubrio della bicicletta ed ha provato ad uccidersi con il gas senza però riuscirci. A quel punto, secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe girato in auto per due giorni, fin quando non fu visto dal ciclista. Qui avrebbe tentato nuovamente il suicidio in auto con il gas senza riuscirci, quindi si sarebbe buttato nel Tevere. Tuttavia ci sarebbero ancora dubbi sulla sua sorte.



MARINA SANTONO UCCISA DAL COMPAGNO: DOV’È ATTILIO DI ROCCO?

Attilio Di Rocco si è davvero suicidato? Sarebbero realmente i problemi economici ad aver spinto Attilio ad uccidere la compagna Marina Santoro ed a togliersi poi la vita? Non tutti la penserebbero in questo modo: le persone vicine a Marina non ne sarebbero affatto convinte. La cognata Anna, ad esempio, ai microfoni di Chi l’ha visto ha parlato di una messinscena: “Se ti vuoi ammazzare ti mettevi vicino a lei e morivate tutti e due. L’hai strangolata, le hai dato la botta in testa, hai chiuso tutto… e poi ha avuto troppo tempo per scappare”, sostiene. La coppia stava insieme da 25 anni. Sandra, amica di Marina e collega di Attilio, colei che li fece conoscere, ha descritto Di Rocco come un uomo “un po’ irascibile, che perdeva facilmente le staffe e alzava la voce”. Marina era un’appassionata di tai chi ma da quando stava con Attilio non aveva più una vita sociale a causa della sua grande gelosia. Nella coppia c’erano però anche problemi legati ai soldi a causa di una dipendenza da gioco da parte dell’uomo. E’ possibile che la frase scritta sul biglietto d’addio possa essere riferita ai suoi debiti di gioco? Ma cosa c’entrerebbe Marina in tutta questa storia? “Lei non si sarebbe mai tolta la vita, mai”, dicono gli amici. E l’idea della messinscena da parte dell’uomo trova sempre più conferma. Secondo la famiglia della vittima, l’uomo avrebbe ucciso Marina, sigillato l’appartamento ed aperto il gas mettendo in pericolo anche i vicini di casa. “Lui sperava che saltasse la palazzina”, ha commentato la collega, che non crede neppure al suicidio nel Tevere. “Lui oggi, non avendo una lira ed essendo un fuggiasco, potrebbe stare per strada in mezzo ai clochard, è la cosa più plausibile”, aggiunge.

Leggi anche

SiVinceTutto Superenalotto, estrazione di oggi 23 dicembre 2024/ I numeri vincenti (252/2024)Iliad contro lo spoofing: "Servono tutele"/ L'AD Benedetto Levi: "Danneggia operatori e consumatori"