Il partito di Marine Le Pen, Rassemblement National, ad un passo dalla vittoria delle elezioni in Francia durante l’ultima tornata elettorale, ha presentato un disegno di legge per abrogare l’attuale riforma delle pensioni. Come riferito da numerosi media d’oltralpe, la mossa è giunta nella giornata di ieri, giovedì 12 settembre, presso l’Assemblea nazionale, ramo del parlamento francese. Il testo dovrà ora essere sottoposto ad esame il prossimo 31 ottobre, dopo di che bisognerà capire come procederà la vicenda.



Già in occasione della prima campagna legislativa dello scorso giugno, il partito di Marine Le Pen aveva messo in discussione l’attuale riforma delle pensioni, e Jordan Barilla, candidato del partito per il ruolo di primo ministro, aveva promesso l’abrogazione in autunno nel caso in cui fosse stato eletto.



MARINE LE PEN CONTRO RIFORMA PENSIONI: COSA PROPONE RN

L’idea di Rassemblement National è quella di abbassare l’età pensionabile portandola dagli attuali 64 anni fino a 62, con l’aggiunta di 42 anni di lavoro. In poche parole chi ha iniziato a lavorare a 20 anni, ed è sempre stato in regola, dovrebbe appunto andare in pensione a 62 anni.

Nel contempo Marine Le Pen ha proposto anche il pensionamento in Francia a 60 anni per le carriere lunghe, per coloro che hanno cominciato a lavorare già prima dei 20 anni, anche se si tratta di una proposta che comunque appare molto simile a quanto già in vigore al momento. In Francia, infatti, chi ha cominciato ad entrare nel mondo del lavoro a soli 18 anni, può andare in pensione a 60 anni se ha contribuito ad almeno 171 o 172 trimestri a seconda della loro data di nascita.



MARINE LE PEN CONTRO RIFORMA PENSIONI, BARNIER APRE

La riforma delle pensioni in Francia è sempre stata cara ad Emmanuel Macron, che ha voluto fortemente l’aumento a 64 anni, ma nel contempo è sempre stata odiata dalla sinistra e dai sindacati, oltre che dai lavoratori, con numerosi scontri in piazza negli scorsi anni, anche violenti. RN, così come il Nuovo Fronte Popolare, intende riportare in auge la soglia dei 62 anni, ma bisognerà capire se riuscirà nel suo intento. Michel Barnier, eletto da poche settimane primo ministro francese, si era detto “aperto al dibattito” sulla questione delle pensioni in Francia, chiedendo un “miglioramento” ma comunque senza “mettere tutto in discussione”.

“Aprirò il dibattito sul miglioramento di questa legge per le persone più vulnerabili e lo farò con le parti sociali”, aveva confessato. “La sinistra non avrà scuse per non votare il nostro testo”, ha aggiunto il deputato Thomas Ménage di RN. La mossa viene infatti vista dagli esperti di politica francese come una mano tesa di Marine Le Pen ai partiti “rossi” della Francia, e nel contempo, un colpo nei confronti di Emmanuel Macron, il nemico numero uno della Le Pen che pur di non farla andare al governo ha architettato delle alleanze giudicate da molti pressochè impossibili.