Tra le vittime della guerra in Ucraina figura anche il nome di Willy Joseph Cancel Jr, 22 anni, ex marine USA. Il giovane, originario del Kentucky, il 3 marzo scorso è partito per combattere in Ucraina una guerra che non gli apparteneva. Poco più di un mese dopo, la moglie Brittany, madre del loro bimbo di sette mesi, ha ricevuto la terribile telefonata: “Tuo marito ha combattuto con coraggio, ma sfortunatamente non ce l’ha fatta”.
Come analizza Il Fatto Quotidiano, Willy Joseph è stato il primo americano a morire in Ucraina. Il marine lavorava come militare privato per un contractor: era partito, come tanti altri Marines cittadini americani, per addestrare le forze ucraine e coordinare gli aiuti ai civili. Pur non essendo una guerra degli Stati Uniti, gli USA hanno partecipato fin da prima dello scoppio con l’invio di armi e miliardi di dollari di aiuti. Al momento sono due i cittadini americani morti in Ucraina secondo il New York Times, mentre altri due sono prigionieri e uno è disperso. I feriti sono una ventina. Molti sono reduci dall’Afghanistan e Iraq e per la stampa sono “mercenari”, andati a combattere per profitto una guerra non loro.
Il Pentagono richiama i soldati
Il Dipartimento di Stato Usa ha richiamato i Marines alla base. Per il Pentagono, gli americani, che siano civili o soldati, “non devono viaggiare in Ucraina e, se già nel paese, devono lasciare alla prima occasione sicura per farlo”, spiegano al Fatto Quotidiano. I combattenti Usa in Ucraina restano però un problema serio per il presidente Biden, anche per via di possibili ritorsioni russe. Intervistato da Nbc News, il portavoce del presidente russo Putin ha affermato che Convenzione di Ginevra che protegge i prigionieri di guerra, non si applica ai “soldati di ventura”. Per loro si potrebbe applicare anche la pena di morte al termine dell’indagine in corso.
Gli Usa sono contrari a questa posizione e hanno richiamato Mosca ad applicare la convenzione di Ginevra per “tutti” i prigionieri, inclusi civili. “Ci aspettiamo, come previsto e richiesto dalla legge internazionale e dalla legge di guerra, che coloro che sono stati catturati sul campo di battaglia siano trattati umanamente e nel rispetto delle leggi di guerra” ha affermato il Dipartimento di Stato, Ned Price, in una conferenza stampa. Biden ha ritirato i suoi 150 istruttori militari dal paese prima dell’inizio della guerra. Gli Stati Uniti stanno però partecipando attivamente: hanno stanziato 6,8 miliardi di dollari in aiuti e addestrano le truppe ucraine in Polonia e Germania, secondo il New York Times.