Mario Adinolfi si schiera dalla parte di Steve Bannon. Il giornalista e politico ha pubblicato un post sul suo profilo Instagram nel quale difende l’ex stratega di Donald Trump, colui che nel 2016 gli fece vincere la corsa alla poltrona presidenziale negli Stati Uniti d’America. A corredo della foto che li ritrae abbracciati, Adinolfi scrive: “Il mio amico Steve non è solo tra le persone più intelligenti e curiose che abbia mai conosciuto worldwide, ma è anche profondamente onesto. A meno di cento giorni dalle elezioni presidenziali viene arrestato a New York da chi non gli perdonerà mai di aver impedito l’elezione alla Casa Bianca del senatore di New York, Hillary Clinton. Perché se la Clinton non è presidente degli Stati Uniti dovete dire grazie a Steve, Steve Bannon. Una vita da combattente, gli ribadisco tutta la mia stima e amicizia, per quel poco che possono valere in questo difficile momento. L’uso della giustizia che la sinistra tradizionalmente fa contro gli avversari politici è davvero insopportabile”.



MARIO ADINOLFI SOSTIENE STEVE BANNON, ARRESTATO PERCHÉ…

Insomma, si può dire che Mario Adinolfi non nutra il benché minimo dubbio circa la correttezza e l’integrità morale di Steve Bannon, che però, nelle scorse ore, è finito in manette a New York con una grave accusa a suo carico: quella di frode. Stando a quanto documentato da Sky Tg 24, Bannon è accusato insieme ad altre tre persone di avere ordito una pesante truffa nell’ambito della campagna di racconta fondi online “We Build The Wall”, atta alla costruzione di un muro al confine tra gli Stati Uniti d’America e il Messico. Più dettagliatamente, l’ex braccio destro del presidente Trump e i suoi soci avrebbero utilizzato per altri scopi gli oltre 25 milioni di dollari raccolti, presumibilmente per finanziare il loro stile di vita, chiaramente all’insaputa dei numerosi donatori che avevano contribuito alla raccolta del denaro. Da qui l’arresto e i guai giudiziari che coinvolgono anche lo stratega delle elezioni 2016.