Mario Adinolfi, noto politico e opinionista televisivo, da sempre difensore dei valori della Chiesa e della Famiglia, è stato intervistato stamane in collegamento con il programma di Canale 5, Morning News, condotto da Simona Branchetti. Si parla di selfie, influencer, il bisogno di mostrarsi e di avere like, e Mario Adinolfi a riguardo ha spiegato: “Io spero a 61 anni di non avere bisogno di fare selfie – dice riferendosi ancora alla foto di Alba Parietti – non vedo l’ora di ritirarmi completamente e di non farmi vedere mai più, la mia grande ambizione. Io sto finalmente imbiancando, sono felicissimo anche perchè dicevano che mi dipingevo i capelli quindi faccio crescere la barba affinchè l’invecchiamento si veda”.

“Si è diventati schiavi dei like? No, scemi – ha proseguito Mario Adinolfi – è una cosa che non ha senso, che senso ha collezionare like, è un impazzimento, siamo tutti dentro un gioco impazzito. Contano i valori al di là della foto, devi dire perchè vuoi piacere o dispiacere, a volte può essere anche gradevole dispiacere ai più, non è una cosa così sbagliate avere i dislike, non inseguite sta follia dei like, non vale niente, costruite quello che siete. L’infelicità nasce dalla distanza fra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, è una regola secca e chiara che andrebbe seguita”.

MARIO ADINOLFI: “SPERO CI SI INNAMORI DI ALTRO NON DELLE FOTO”

Poi Adinolfi ha proseguito: “Spero che ci si innamori di altro e non dei filtri e delle foto. Non accettiamoci per il filtro dell’intelligenza e della cultura, fotografiamoci con Dostojevskij, un libro non letto. Ho visto l’ultima influencer – ha proseguito riferendosi ad Elisa Esposito, l’inventrice del corsivo che sta spopolando su TikTok – a cui hanno detto la prima terzina della Divina Commedia e ha detto ‘non so chi sia sta roba’, ma anche Fedez ha detto che non conosceva Strehler, vi assicuro che se conoscete di più siete più interessanti e sexy, ve lo giuro perchè con una che non conosce la prima terzina della Divina Commedia con me non ha niente da condividere. Il povero Fedez ha milioni di follower ma non ha seguito lui l’evoluzione della città in cui vive dove Strehler era un monumento, diciamoci la verità”.