Mario Adinolfi prende posizione contro il ddl Zan, la legge anti-omofobia, e ribadisce ancora una volta quella che ha definito come “omosessualizzazione di Rai Uno“, non a caso ribattezzata dallo stesso “Gay Uno“. Ospite di Giuseppe Cruciani e David Parenzo a La Zanzara, il leader del Popolo della Famiglia è partito dalla rimozione di Lorella Cuccarini dalla conduzione de La Vita in Diretta: “Quando era Berlusconi a cacciare Luttazzi era un problema e ci facevano 46 ore di prediche, quando si toglie una mamma cattolica per lasciare la conduzione ad un giornalista notoriamente convivente ad un altro uomo” non succede nulla. Adinolfi cita i conduttori omosessuali nel palinsesto delle rete ammiraglia della tv di Stato: “Alberto Matano, Beppe Convertini, Pierluigi Diaco: se io rimuovo Lorella Cuccarini – mamma, cattolica, 4 figli – voglio capire se quando cambia colore politico 29 milioni di italiani sposati che pagano il canone in bolletta, a fronte di 9mila civili uniti, posso dire che questa è una rimozione per fini politici contro cui io protesto“.
MARIO ADINOLFI CONTRO DDL ZAN: “OMOSESSUALIZZAZIONE DI RAI UNO”
A scaldarsi, contro le tesi di Adinolfi, è stato soprattutto Parenzo: “Ma cosa te ne frega di quello che succede sotto le lenzuola? Io non voglio avere Adinolfi nel letto, è agghiacciante!“. Il presidente del Popolo della Famiglia, però, non si è fermato: “C’è un’omosessualizzazione che da Palazzo Chigi arriva fino a Rai Uno. C’è una lobby gay che nomina le nomine in Rai. Terza e ultima questione: se lo affermo devo andare in galera? Quella dice che io da presidente di associazione sono passibile di 6 anni di carcere per le mie affermazioni”. Cruciani concorda sul fatto che anche il fatto di multare Adinolfi per le sue opinioni sia una follia, ma nel merito chiede come possa credere che “un gay scelga un gay“. Adinolfi però replica: “Pongo la questione rispetto al servizio pubblico pagato dalle famiglie. Se avete un problema con la lottizzazione io le ragioni voglio analizzarle: il motivo è che c’è un’omosessualizzazione di Rai Uno. Ci sono carriere di omossessuali che fino a qualche tempo fa erano impensabili su Rai Uno. Adesso si procede addirittura alla rimozione delle conduttrici scomode. L’altro giorno a La Vita in Diretta Vladimir Luxuria fa la propaganda al Ddl Zan e la conduttrice alla fine dice che siamo tutti d’accordo con Luxuria e sono certa che tutti i telespettatori lo sono, io non sono d’accordo e voglio avere la possibilità di dirlo, perché fino ad un anno fa c’era Luxuria e uno che rappresentava l’altra parte: adesso c’è il comizio!“.