In questi giorni di quarantena è ancora l’occasione per tanti protagonisti del nostro calcio per divertire i propri fan con dirette social con colleghi e amici: e di certo hanno offerto un momento di serenità e divertimento anche Fabio Cannavaro e Mario Balotelli, che durante una diretta Instagram si sono stuzzicati a vicenda, parlando di calcio tra il serio e il faceto. Tra i tanti argomenti toccati dai due big del calcio italiano, però certo uno ha colpito l’immaginario dei tifosi, specie quelli del Napoli, ovvero il possibile approdo dello stesso SuperMario allo spogliatoio azzurro (di cui l’ex difensore ne ha vestito i colori dalle giovanili).
La voce di calciomercato non è nuova ma anzi è stata spesso protagonista sulle colonne dedicate: ora però è lo stesso Balotelli a fornire l’assist alla stessa dirigenza azzurra “Starei benissimo a Napoli. Farei diventare mia figlia capo ultrà, lei tifa Napoli. Io le canto ‘Brescia, Brescia’, ma lei continua a tifare Napoli. E’ stata felicissima quando l’ho portata in campo al San Paolo, era ipnotizzata. E’ sempre una bella emozione entrare al San Paolo. Anche se secondo me lo stadio più bello è San Siro”. Con il giocatore che pare prossimo a lasciare il Brescia, di certo ora l’ipotetico approdo di Balotelli al Napoli prende sempre maggior credito.
MARIO BALOTELLI: “OTTIMO RAPPORTO CON MANCINI”
Ma ovviamente non è stato solo il Napoli il centro della conversazione tra Balotelli e Cannavaro: anzi nella lunga chiacchierata social tra i due pure vi è stata posto per la nazionale e il ct Mancini. Anzi il tema del rapporto tra SuperMario e la Nazionale è sempre caldo, anche ora che si dovrà attendere ancora un anno per prendere parte agli Europei. E su questo lo stesso attaccante del Brescia ha aggiunto: “Con lui ho un rapporto speciale. Sono contento se ritiene di non dovermi convocare in nazionale perché so che se mi dovesse convocare, non lo farebbe per farmi stare in panchina. E’ giusto che chiami chi merita di più. Il giorno che meriterò io, sarò là e giocherò”. Di certo ora il tempo è dalla parte di SuperMario, che avrà ancora un anno (sempre che si riesca a tornare in campo) per convincere lo stesso ct azzurro.