Mario Balotelli ha dunque ricevuto la lettera di licenziamento dal Brescia, ma la situazione potrebbe essere ancora aperta a ulteriori sviluppi. Come sottolineato dal sito gianlucadimarzio.com, infatti, queste decisioni non possono essere prese unilateralmente prima che un giudice si esprima e Balotelli può bloccare nel frattempo gli effetti del licenziamento semplicemente facendo ricorso. Poi la questione, se il presidente del Brescia Cellino fosse ancora fermo nei suoi propositi, passerà con ogni probabilità al Collegio Arbitrale della FIGC che ha l’ultima parola sui contenziosi tra società e tesserati. Eventuali ulteriori ricorsi in materia civile non permetterebbero il reintegro a Balotelli prima di una sentenza. Vedremo se Super Mario vorrà ancora giocarsi le sue carte col Brescia oppure se preferirà, a trent’anni, voltare l’ennesima pagina della sua turbolenta carriera. (agg. di Fabio Belli)
BALOTELLI, UN’ALTRA OCCASIONE PERSA
Un’altra occasione persa, se non addirittura sprecata, per Mario Balotelli. L’esperienza al Brescia, quella che nelle idee di Super Mario avrebbe dovuto proiettarlo nuovamente in Nazionale nell’anno degli Europei, si è conclusa con la richiesta di licenziamento per giusta causa da parte della società di Cellino. Alla luce di quest’esito negativo, dove sarà il futuro di Balotelli? Con ogni probabilità lontano dall’Italia. Molto complicato che qualche società di Serie A decida di puntare su di lui dopo la brutta esperienza con la maglia delle Rondinelle. L’appeal di Super Mario, però, è intatto in particolare in Brasile, dove l’ex Inter e Milan sembra avere mercato. Da non escludere anche la soluzione Turchia. Da capire se Balotelli cercherà (e troverà) un campionato competitivo per tentare di convincere Mancini a dargli un’altra chance in vista della rassegna continentale slittata al prossimo anno causa coronavirus. (agg. di Dario D’Angelo)
BALOTELLI LICENZIATO DAL BRESCIA: TIFOSI JUVE, “AVEVA RAGIONE CHIELLINI”
Sono molti i commenti sui social in merito a quella che può essere considerata senza dubbio la notizia sportiva di oggi, leggasi il licenziamento di Mario Balotelli. Tanti coloro che stanno difendendo Super Mario, ma nel contempo, sono molti coloro che lo stanno criticando, ed in particolare, il popolo della Juventus. Nelle scorse settimane il bomber ormai ex Brescia si era scontrato duramente con Chiellini, dopo che il bianconero aveva descritto così il centravanti nella sua autobiografia: “Balotelli è una persona negativa, senza rispetto per il gruppo. In Confederations Cup, nel 2013, non ci diede una mano in niente, roba da prenderlo a schiaffi”. Molti i tifosi della Juventus, come detto sopra, che si sono scatenati in queste ore: “Appare evidente – ironizza un supporter della Signora – che la Juventus e Chiellini controllino anche il Brescia Calcio e ci siano loro dietro la lettera di licenziamento verso Balotelli. Ma che gente cattiva tifiamo?”. E ancora: “Chiedere scusa a Chiellini per il linciaggio mediatico per aver detto la verità è DOVEROSO”. Un altro invece scrive: “Dimmi un po’ Balotelli. Forse Chiellini un filino di ragione su di te c’è l’aveva. Non che avevamo bisogno della biografia per sapere ciò che sei veramente”. Infine il commento di un altro utente: “Grazie Balotelli per aver confermato, per l’ennesima volta, che ciò che ha detto Chiellini su di te è la realtà.”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BALOTELLI LICENZIATO DAL BRESCIA, DIEGO LOPEZ: “MARIO MI HA DELUSO…”
Mario Balotelli licenziato dal Brescia per giusta causa? Rischia di essere il peggiore possibile l’epilogo del matrimonio tra l’attaccante e le Rondinelle. Massimo Cellino ha infatti dato mandato al legale della società di far partire il ricorso per la risoluzione del contratto di Super Mario. A confermare la sensazione di una situazione ormai irrecuperabile anche le parole pronunciate dall’allenatore del Brescia, Diego Lopez, in un’intervista concessa al Corriere della Sera: “Nella vita contano i fatti, non le parole. Siamo quello che facciamo, non quello che diciamo o che scriviamo. La verità qui è una sola: la squadra ha preso una strada, Mario un’altra. Pensavo che giocando nella sua città potesse dare tanto. Aveva tanto da dare, ma doveva fare di più, molto di più. I fatti sono questi. Quindi è normale che sia deluso. Per Mario mi sono speso molto, ma da lui pretendevo e pretendo altrettanto. Io credo che ognuno sia padrone del proprio destino, ma non a parole. Con i gesti. Mario si allena da solo perché i suoi compagni hanno fatto un percorso che lui non ha fatto. Era facoltativo, va bene, ma il gruppo ha preso una strada e lui un’altra. Su Zoom, durante la quarantena, non si è fatto vedere. Anche se lui dice di stare bene, non è al livello dei compagni. Ora deve recuperare, punto. Ultima occasione della carriera? Non lo so, ha ancora 30 anni, non 40. Dipende da lui. È padrone del suo destino. Ma così, no. Serve un’altra testa“. (agg. di Dario D’Angelo)
MARIO BALOTELLI LICENZIATO DAL BRESCIA
E’ finita la liason fra Mario Balotell e il Brescia. Il club lombardo ha infatti inviato una lettera al suo attaccante, chiedendo la rescissione del suo contratto, come scrivono i principali quotidiani stamane. Il motivo alla base di tale gesto, le continue assenze del centravanti bresciano agli allenamenti delle ultime settimane. Super Mario aveva registrato tante assenze anche negli scorsi giorni, facendo sapere, attraverso un certificato medico ufficiale, di avere dei problemi gastrointestinali che non gli permettevano appunto di allenarsi. Il Brescia, però, non hai mai confermato di aver ricevuto lo stesso e dopo l’assenza di ieri il presidente Massimo Cellino ha chiesto ai propri collaboratori di iniziare le pratiche per la rescissione contrattuale. L’addio di Balotelli è da considerarsi già effettivo, e lo stesso lascerà la squadra fin da subito, non prendendo parte quindi al riavvio del campionato di Serie A post Covid-19, previsto il prossimo 19 giugno.
MARIO BALOTELLI LICENZIATO DAL BRESCIA: ADDIO DOPO 5 GOL E 19 GARE
Che la vicenda si sarebbe conclusa in tal modo lo si era ormai capito da settimane, visto che, durante il periodo di lockdown, i rapporti fra Balotelli e le Rondinelle si erano inaspriti sempre più, e la distanza fra club e calciatore non è più stata colmata. Alla società non sono piaciute anche alcune uscite mediatiche di Balotelli, senza dimenticarsi poi dell’episodio dello scorso fine novembre, quando l’ex allenatore del Brescia, Fabio Grosso, cacciò dalla seduta l’attaccante italiano, perchè ritenuto “svogliato”. Tante piccole gocce che alla fine hanno fatto traboccare il vaso, facendo chiudere anzitempo il ritorno in Serie A dell’ex bomber di Milan e Inter. L’occasione bresciana sembrava essere interessante per il rilancio della carriera di Balotelli, tra l’altro squadra della città che ha dato i natali allo stesso Super Mario. Ma dopo soli cinque gol in 19 partite, si è consumato l’addio, lasciando inesorabilmente un senso di amarezza. Ovviamente, rimaniamo in attesa della replica del diretto interessato, che potrebbe fornire una versione diversa dei fatti.