Mario Biondi è intervenuto in qualità di ospite nel corso della puntata di Italia Sì di oggi, sabato 24 aprile 2021, condotta da Marco Liorni. L’artista ha esordito dicendo la sua sulla tristissima news odierna: “Ho provato un grande dispiacere nell’apprendere la notizia della morte di Milva – ha dichiarato -. Non ho avuto il piacere di frequentarla come artista, ma l’ho incontrata a Sanremo nel 2007″. La scomparsa della pantera di Goro giunge a pochi giorni di distanza da una polemica che ha investito il cantante, che sui social network ha pubblicato un appello per difendere la musica italiana: “Io sono per la valorizzazione del nostro patrimonio musicale”.



“Perché non prendersi cura del nostro valore – ha proseguito –? Gli americani e gli inglesi sono bravissimi, ma non diciamo per favore che gli italiani fanno schifo”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

MARIO BIONDI

Ci sarà Mario Biondi tra gli ospiti della puntata di Italia Sì in programma questo sabato. Con Marco Liorni conduttore della trasmissione, il famoso soul singer italiano cercherà di chiarire i contenuti di un’intervista che ha fatto molto discutere negli ultimi giorni. Si parlava della crisi della musica italiana e Mario Biondi ha avanzato la proposta di far trasmettere nelle radio solo canzoni nostrane: un modo per portare avanti le produzioni italiane ma che è suonato come discriminatorio nei confronti dell’intera scena musicale, considerando che molti artisti stranieri comunque lavorano nel nostro paese, vivendo le medesime difficoltà di tutti gli artisti in tempo di pandemia. In un’intervista al Corriere della Sera, Biondi ha sottolineato di essere stato frainteso o quantomeno di aver visto estremizzato il suo pensiero. Per quanto sia dell’idea che agli artisti del nostro paese serva un aiuto, considerando quanto l’emergenza Covid in Italia ha colpito il settore, il soul man ha sottolineato di non aver mai pensato a un “embargo” per le canzoni straniere sui network radiofonici.



MARIO BIONDI: “AIUTIAMO LA MUSICA DI CASA NOSTRA”

Mario Biondi ha voluto chiarire il suo pensiero ulteriormente in un’intervista rilasciata al settimanale Panorama: “Ma come, dici queste cose proprio tu che canti in inglese? Io mica ho detto che mi fa schifo la musica inglese o americana, non ho alcuna avversità con la musica straniera, anzi, ho semplicemente detto di sostenere la musica di casa nostra, che è in un periodo difficile: basta affacciarsi dalla finestra per vedere che non c’è più musica dal vivo, da nessuna parte”, ha spiegato Biondi che cercherà di sfruttare la platea di Italia Sì per proporre alcune soluzioni che potrebbero sostenere l’industria musicale italiana in un momento così delicato.

Ho guardato la manifestazione dei Bauli in piazza, mi sono sentito anche con alcuni ragazzi che partecipavano, di cui molti hanno lavorato con me, e ho pensato, sì, è vero che loro hanno bisogno di esser riconosciuti come lavoratori dello spettacolo, è una situazione che conosco molto bene, ma io sono andato ancora più indietro. La verità che siamo in un momento di grande difficoltà generale e poi vedi che il 56% della musica programmata in Italia è straniera, mentre il 44% nazionale. Me la prendo con i radiofonici? Un po’ sì. Ci sta che dovete spingere dei lavori che vi forniscono dei rientri, attraverso le percentuali editoriali, ormai non è più un mistero per nessuno, ma dico solo: il mondo è grande, creiamo degli spazi per tutti.