Le Iene questa sera torneranno a trattare il caso di Mario Biondo, il cameraman italiano 30enne trovato morto ormai più di 10 anni fa – era il 2013 – all’interno di casa sua in Spagna e sul quale la redazione del programma da sempre si batte per raggiungere una verità diversa da quella raccontata dal processo: secondo la procura spagnola (e quella italiana in parte concorda) si sarebbe trattato senza ombra di dubbio di un suicidio; mentre Le Iene – e diversi critici e organi di stampa – sono certe che si sia trattato di un omicidio, forse ordito dalla moglie Raquel Sánchez Silva. Prima di arrivare alla posizione della trasmissione d’inchiesta vale la pena fare un passetto indietro alla morte di Mario Biondo, partendo proprio da tutto quello che sappiamo per certo e che la Procura spagnola considera la versione ufficiale e definitiva.
Mario Biondo è nato a Palermo, ma da diversi anni – almeno nel 2013 – viveva e lavorava a Madrid: proprio qui avrebbe conosciuto – sul set dell’Isola dei Famosi spagnola – quella che nel 2012 divenne sua moglie; mentre di certo sulla morte c’è solo che il suo corpo fu trovato impiccato ad una libreria della loro abitazione. Fin dal subito la procura spagnola indagando sulla morte di Mario Bondo è giunta alla conclusione che si trattasse di suicidio e – nonostante l’opposizione della famiglia e in accorso con Silva – l’indagine venne archiviata: prima in Spagna e poi – nel 2022 – anche dalla magistratura italiana.
Quali sono i dubbi sulla morte di Mario Biondo: le ferite, il ruolo della moglie e l’ipotesi droga
Ma allora, se il caso di Mario Biondo sembra essere così evidentemente un suicidio, perché qualcuno ritiene che si sia trattato di omicidio? Per rispondere dobbiamo fare un passo indietro al momento in cui venne ritrovato il suo corpo e la famiglia notò dei dettagli singolari: innanzitutto un segno sul collo incompatibile con la pashmina con sui si sarebbe impiccato; secondariamente una contusione sulla sua fronte e una piccola ferita (ignorate del medico legale spagnolo); una scena del crimine eccessivamente in ordine, senza neppure un oggetto fuori posto sulla scrivania e infine – forse il dettaglio più interessante – un presento comportamento ambiguo da parte dalla moglie di Mario Biondo.
La donna – per esempio, come vi abbiamo già detto – si sarebbe sempre opposta alla riapertura del caso, parlando di una relazione felice e di un marito che era caduto in depressione da diversi mesi perché non riuscivano ad avere figli; mentre i suoi familiari lo descrivono come una persona spensierata e che non aveva dato alcun indizio sul suo intento suicidiario. La testi di chi crede all’omicidio vorrebbe due ipotesi sul movente: da un lato un presunto regolamento di conti con degli spacciatori a cui doveva dei soldi – nonostante il tossicologico diede esito negativo -; dall’altro (appunto) un ruolo da parte della moglie Silva che avrebbe posto fine alla vita di Mario Biondo perché questi aveva scoperto segreti sul suo passato che ne avrebbero compromesso la carriera televisiva. A supporto della seconda ipotesi ci sarebbero anche numerose ricerche su Google da parte del 30enne sulla moglie, quasi sempre associata a parole come “porno”; ma oltre a questo – va detto – per ora si tratta solamente di dubbi che non trovano alcuna conferma ufficiale.
O meglio, una mezza (forse un terzo) di conferma arriva dalla Magistratura italiana, che valutando il caso di Mario Biondo nel 2022 ha rilevato alcuni elementi “probatori che depongono per la tesi omicidiaria sostenuta dagli opponenti”; giustificando l’archiviazione con l’eccessiva “distanza di tempo dai fatti” che renderebbe impossibile individuare gli eventuali autori dell’omicidio.