Il caso Mario Bozzoli ha vissuto nelle scorse ore una delle sue giornate più importanti, come vi abbiamo peraltro raccontato attraverso le nostre colonne; infatti, la prima sezione penale del Tribunale di Brescia ha riconosciuto Giacomo Bozzoli colpevole dell’omicidio dello zio, scomparso dalla fonderia di cui era titolare insieme al fratello a Marcheno in provincia di Brescia, l’8 ottobre del 2015. L’imputato è stato condannato all’ergastolo e anche ad un anno di isolamento diurno.
Al termine della sentenza, le telecamere e i microfoni di “Quarto Grado”, trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, hanno raggiunto la moglie di Mario Bozzoli, Irene, e la sorella della vittima Vittoria, le quali, tra le lacrime, hanno commentato: “Mario non c’è più, per noi non è giustizia. Cioè, è giustizia, ma c’è sempre quell’amarezza…. La famiglia è comunque rovinata e quindi è un’emozione forte. Se si potesse tornare indietro nel tempo, sarebbe l’ideale. Purtroppo cosa è successo è successo. È giusto che chi ha sbagliato paghi, ma sono quelle cose che lasciano sempre l’amaro in bocca, non puoi essere felice”.
MARIO BOZZOLI, LA MOGLIE E LA SORELLA: “LUI NON RITORNERÀ”
Successivamente, la moglie di Mario Bozzoli, Irene, ha parlato ai microfoni del “Corriere della Sera”, aggiungendo: “Aspettavo una risposta da sette anni, scusatemi, devo ancora realizzare. Pur dopo tutto questo tempo, almeno una, adesso, è arrivata. Ormai quello che è successo è successo, non si torna indietro. È giusto che chi ha sbagliato paghi, anche se no, non si può essere felici”.
Un concetto del tutto analogo a quello espresso poco prima di fronte alla troupe di “Quarto Grado”, anche se sul “CorSera” la compagna di vita di Mario Bozzoli ha ancora asserito: “Ho tuttora paura, quasi come fosse un sogno, quello che sto vivendo adesso. Ritengo che la Corte d’Assise abbia comunque fatto una valutazione giusta. Resta il fatto che mio marito, comunque, non ritornerà”.