Mario Brusa per me non era solo un socio di studio o un amico, era un fratello, un fratello nella fede.
All’università non eravamo particolarmente amici, eppure, quando sono andato in Belgio per fare la tesi di laurea, verso la fine dell’anno mi chiamò dicendomi che nello studio del prof. avv. Federico Stella, dove lui stava svolgendo la pratica da avvocato (insieme all’altro mio caro amico e attuale socio Sergio Spagnolo), si era liberato un posto: se volevo potevo andare per fare un colloquio e lui mi avrebbe “sponsorizzato” con il professore.
Mi colpì tantissimo questa sua iniziativa totalmente gratuita nei miei confronti, perché non eravamo particolarmente legati, anzi i nostri caratteri molto diversi ci avevano portato anche a delle incomprensioni durante il periodo degli studi universitari.
Il prof. Stella poi decise di non assumere un nuovo praticante e sempre Mario mi indirizzò dall’avv. Nerio Diodà, che fu il mio maestro per dodici anni.
Questa sua inaspettata attenzione mi sorprese al punto da chiedergli di essere mio testimone di nozze (insieme ad altri due miei amici storici).
Anche quando lui e Sergio sciolsero l’associazione con l’avv. Massimo Dinoia, con il quale si erano staccati dallo studio Stella, fu Mario a propormi di associarmi con loro: nacque così, anche con la “benedizione” del mio dominus Diodà, lo studio “Brusa Spagnolo Tosoni” (BST) nel 2001.
Da allora la nostra è stata una storia di amicizia personale e professionale intensa fino ad oggi: abbiamo fondato insieme la Libera Associazione Forense, abbiamo affrontato insieme importanti processi da Tangentopoli in poi, abbiamo creato, insieme a Sergio, uno studio penalistico con dieci avvocati collaboratori nel quale quotidianamente ci si confrontava, si scherzava e si lavorava insieme, cercando sempre di migliorarci per difendere al meglio i nostri clienti e di mantenere in studio un’armonia costruttiva cui particolarmente tenevamo e teniamo.
A Mario devo molto: lui era di animo buono e generoso, molto attento alla persona, un amico che c’è e ti sostiene nei momenti di difficoltà.
Inutile dire che era un eccellente avvocato, serio, preparato, di grande esperienza. I tantissimi messaggi che ho ricevuto oggi dai suoi assistiti e dai nostri colleghi evidenziano un legame che va oltre quello della stima professionale: questa bella umanità era il suo tratto più caratteristico e affascinante.
Mario, mio fratello nella fede, perché al di là dei nostre differenze caratteriali, era chiaro ad entrambi cosa ci univa nel profondo: e questo ha vinto sempre. Su tutto!
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