È MORTO MARIO BRUSA: INFO VEGLIA E FUNERALI

L’avvocato Mario Brusa è morto nella notte tra l’11 e il 12 dicembre per un malore improvviso mentre si trovava a casa con la famiglia: stimato e noto penalista nato a Varese 62 anni fa, l’avvocato Brusa divenne noto alle cronache nazionali per essere stato lo storico difensore legale dell’ex Presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Nella serata di oggi 12 dicembre si terrà la veglia funebre e la preghiera del Rosario presso la Chiesa di Santa Maria del Rosario a Milano, dalle ore 19: nella stessa chiesa in Via Andrea Solari 22 si terranno giovedì 14 dicembre 2023 alle ore 14.45 i funerali dell’avvocato Mario Brusa.



Trasferito per lavoro e per gli affetti familiari ormai stabilmente da decenni a Milano, l’avvocato Mario Brusa nel 2001 fondò lo studio BSTP – Studio Legale Brusa Spagnolo Tosoni & Partners – oggi poi modificato in studio BSTC (Studio Legale Brusa Spagnolo Tosoni Carelli). Avvocato di forte tradizione cristiana, Mario Brusa faceva parte della LAF, Libera Associazione Forense: nel 1987 durante l’università, partecipò con amici e compagni di studio alle ricerche della giovane Lidia Macchi, la studentessa di Casbeno poi ritrovata senza vita nel bosco di Cittiglio.



CHI ERA MARIO BRUSA: TRA GIUSTIZIA, TESTIMONIANZA E VITA UMANA

Laureato presso l’Università degli Studi di Milano, l’avvocato Mario Brusa era un esperto legale penalista in particolare nel campo dei reati di natura economica e societaria, dei reati contro la Pubblica Amministrazione e, più in generale, dei reati colposi per responsabilità professionale medica, per violazione delle norme di prevenzione degli infortuni, dell’igiene sul lavoro e della tutela dell’ambiente.

Come spiega lo stesso Brusa nel portale online dello Studio BSTC, negli anni l’avvocato ha svolto attività di docenza, come esercitatore, presso la Scuola di specializzazione delle professioni forensi dell’Università degli Studi di Milano, nella materia di diritto penale processuale; venne poi anche eletto per due mandati come componente del Direttivo della Camera Penale di Milano. Nel 2009 scrisse per il “Sussidiario.net” un editoriale sul caso di Eluana Englaro, raccontando da vicino la sua testimonianza di interesse e rispetto della vita umana nel campo della giurisprudenza. In risposta a chi sosteneva all’epoca della morte avvenuta per il distacco dei macchinari che Eluana “non avrebbe sofferto in quanto morta 17 anni prima”, l’avvocato Brusa si limitava ad osservare: «La vita umana non può essere rinchiusa – soppressa – in una sentenza o in un qualsiasi altro protocollo giuridico o terapeutico per un dato evidente al quale non possiamo cambiare nome: la vita non è il prodotto delle nostre capacità e non possiamo darcela da noi». La redazione del “Sussidiario.net” si stringe attorno alla famiglia nel cordoglio per la scomparsa dell’avvocato, marito e padre Mario Brusa.