Mario Capanna, classe 1945, storico leader di Democrazia Proletaria e una delle figure di spicco del Sessantotto, è intervenuto nelle scorse ore sulle colonne de “Il Corriere della Sera”, rilasciando un’intervista capace di toccare più temi, a partire dal Ddl Zan, nei cui confronti la posizione dell’intervistato è decisamente critica e negativa, per due ragioni: “Si tratta di un progetto di legge che crea nuovi reati. Noi invece abbiamo bisogno di creare nuovi diritti. Inoltre, tutti sanno che c’è un’ampia normativa in vigore che condanna tutti i soprusi, le prevaricazioni contro l’altro sesso. Inutile aggiungere altra carne al fuoco”.
Secondo Capanna, la proposta Zan è inutile: “Il fatto che ci sia disputa sull’autodefinizione della propria sessualità rivela non solo che non è un disegno di legge chiaro, ma che è anche inutile…”. La sua Sinistra l’avrebbe bocciato senza alcun dubbio, mentre, a suo dire, l’odierno Pd non ha più nulla a che vedere con la Sinistra, ma è un partito socialdemocratico “senza la levatura dell’Spd tedesca e del Labour inglese, che quindi può permettersi di fare l’ammucchiata insieme a Lega, M5S e Forza Italia per sostenere Mario Draghi”.
MARIO CAPANNA: “SE AMI VERAMENTE NON PUOI FARE SCHIFEZZE”
Mario Capanna è poi intervenuto anche su “Quotidiano Nazionale” a cui ha rivelato di essere intenzionato a portare avanti il progetto di un Parlamento mondiale, che si tradurrebbe, citando le sue testuali parole, in un’assise che i popoli non hanno mai avuto. “La Società delle Nazioni fallì, portandoci alla Seconda Guerra Mondiale. L’Onu sta fallendo, con i suoi cinque membri permanenti – Cina, Russia, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti – che tollerano un presente ormai arrivato a un vicolo cieco”. A comporre il Parlamento mondiale sarebbero mille membri, un eletto ogni 7 milioni e mezzo di abitanti della Terra, che ricoprirebbero la carica per cinque anni, con annessa elezione di un Presidente dell’Umanità.
Dopo un excursus sulla sua carriera politica e artistica, Capanna ha ricordato come in un saggio filosofico affermò che si possono avere rapporti sessuali pre-matrimoniali: “Era il 1967. Scrissi 70 cartelle per dimostrarlo alla mia ragazza. E non crediate fosse facile partire da Sant’Agostino per passare a San Tommaso e ad Aristotele… E poi eravamo alla Cattolica, non l’ambiente ideale per far capire che non c’è vera conoscenza senza fare sesso. Tuttavia, se ami veramente non puoi fare schifezze”.