Mario Capanna, ospite della puntata di Controcorrente andata in onda su Rete 4 martedì 5 luglio 2022, ha parlato della visita di Mario Draghi in Turchia dal presidente Erdogan. L’esponente della sinistra l’ha definita una “marchetta alla Nato”. Inoltre, si è detto “indignato” dalle parole utilizzate dal Premier, che ha definito il capo turco un “amico e alleato”.
In studio si è discusso in tal senso il tema della real politik, fondata sugli interessi più che sui valori. “Draghi avrebbe dovuto mettere spalle al muro Erdogan per quanto riguarda il massacro dei curdi e sull’occupazione turca del nord della Siria. Non è uno stato sovrano come l’Ucraina? La Russia ha avuto sanzioni, mentre la Turchia nulla. È questa l’ipocrisia occidentale”, questo il suo attacco. “Invece è andato lì a fare una marchetta Nato. Erdogan ha mercanteggiato sull’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato e ha ottenuto l’estradizione dei poveri curdi. È andato ad avallare tutto questo”.
Mario Capanna: “Draghi da Erdogan per marchetta Nato”. La risposta di Minzolini
A rispondere a Mario Capanna, che ha accusato il Premier Mario Draghi di avere fatto una marchetta Nato in occasione della sua visita ad Erdogan, nel corso della puntata di Controcorrente di martedì 5 luglio 2022, è stato Augusto Minzolini, direttore de Il Giornale. Il giornalista ha dimostrato di non essere della medesima idea. “L’Italia è in una posizione per cui deve interfacciarsi con tutti. La Turchia è in una alleanza atlantica. Bisogna parlarci per tirare fuori qualcosa”, ha replicato. E aggiunge: “Siamo in una situazione particolare e in meccanismi asimmetrici. Erdogan da possibile quinta colonna di Putin ha cambiato posizione. Ognuno segue i suoi interessi. È ridicolo mettere insieme cose che non c’entrano niente”.
Anche la conduttrice Veronica Gentili da parte sua ha voluto sottolineare come il termine “marchetta”, utilizzato dall’ex segretario di Democrazia proletaria, sia stato forse esagerato in quel contesto e si è in tal senso dissociata.