Mario Cecchi Gori Junior è un ragazzo particolarmente discreto, riservato e molto sensibile. In tutti questi anni è sempre stato molto schivo a parlare di se stesso e dei suoi genitori, papà Vittorio e mamma Rita Rusic. “Essere figlio di” lo ha responsabilizzato, quasi a dimostrare di non essere uno dei tanti figli d’arte viziati e scansafatiche. È nato tra i grandi del cinema italiano e tra star internazionali che, prima il nonno Mario e poi suo padre Vittorio in coppia con Rita, erano abituati a invitare a casa Cecchi Gori. Li ha visti tutti: da Carlo Verdone a Massimo Troisi, da Roberto Benigni a Leonardo Pieraccioni e così via. Tom Cruise, Brad Pitt, Sylvester Stallone, Madonna venivano in Italia e Cecchi Gori apriva le porte di casa sua per dargli ospitalità. Tuttavia, nonostante un’infanzia molto particolare, Mario jr ha avuto sempre la testa sulle spalle. Non si è mai sentito avvantaggiato.
Mario Cecchi Gori Junior parla della mamma Rita Rusic prima del Grande Fratello Vip
Un’educazione ferrea ricevuta da entrambi i genitori, ma soprattutto dalla madre Rita che, quando nel 1999 decise di separarsi da Vittorio, diventò il capo famiglia sia per Mario jr sia per l’altra figlia, Vittoria, rimboccandosi le maniche e ricominciando da zero, da sola. Mario ha lavorato nel mondo finanziario e ha vissuto a Londra fino a due anni fa, dove si era specializzato nell’ambito delle acquisizioni sportive. Poi è tornato a Roma per stare accanto a suo padre quando è stato ricoverato d’urgenza e da allora non ha più voluto lasciare l’Italia. Anche il rapporto con la mamma è sempre stato molto forte, costante, unico. E ora che la Rusic debutta al Grande Fratello Vip, Mario ha deciso di parlare per la prima volta, scegliendo il settimanale “Chi”. “Come ho reagito quando ha saputo che mamma entrava nella Casa? Sono sincero. La prima reazione è stata di imbarazzo pensando egoisticamente che non è facile avere una madre sotto i riflettori 24 ore su 24. Ora, però, tifo per lei, naturalmente”. “E’ stata una mamma sicuramente affettuosa – aggiunge – aperta, moderna che rispetta noi figli e le nostre scelte e volontà anche se non sempre condivise da lei. Non è da tutti”.