Scontro in studio a Storie Italiane fra Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, e l’avvocato di Sabrina Landucci, Susanna Camplone. I due hanno battibeccato per diversi minuti parlando delle figlie di Mario Cipollini, e del presunto rapporto che le stesse, Rachele e Lucrezia, hanno con il giornalista di cui sopra. “Mi hanno detto che l’hanno vista solo una volta”, le parole del legale, a cui replica infuriato Alessi “Lei è uno stimato avvocato! Non faccia questi giochetti di dialettica con me per favore”. Tornata la calma in studio si parla quindi dell’assegno di mantenimento di Cipollini: “Il versamento lo effettua tutti i mesi ma lo fa alle figlie e non alla sua ex moglie Sabrina Landucci, e questo non si può fare”. La pensa però diversamente l’avvocato dell’ex ciclista secondo cui la sentenza non specifica chi dovrebbe ricevere l’assegno nel dettaglio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MARIO CIPOLLINI A PROCESSO: SCAMBIO DI ACCUSE
Andrea Biavardi, noto giornalista e volto della tv, ha intervistato Mario Cipollini ed ha svelato alcune delle risposte del Re Leone: “Siamo in contatto da anni con Cipollini – le parole in collegamento con Storie Italiane – lui ha negato totalmente di aver mai puntato la pistola alla tempia all’ex moglie, e non è vero nemmeno che ha picchiato la moglie davanti alle figlie. Siamo quindi andati a cercare gli interrogatori fatti ai tempi proprio alle figlie, che hanno confermato la versione del Re Leone”. In studio l’avvocato Susanna Campione, legale dell’ex moglie di Cipollini, Sabrina Landucci: “Le dichiarazioni delle figlie vengono continuamente tirate fuori, ma vorrei comunque che si possa prendere in considerazione come la situazione sia delicata per due ragazzine, trovate in grandissima difficoltà, accusare un padre non è cosa semplice. I capi di imputazione sono tre, stalking, lesioni e maltrattamento in famiglia”. La replica del legale di Cipollini, Giuseppe Napoleone: “Per quanto riguarda la famosa vicenda della pistola, siamo rimasti basiti. Non se ne era mai parlato prima dell’arma, e stiamo valutando l’ipotesi di denuncia, perché si tratta di una vera e propria minaccia”. Sull’episodio simile denunciato da Fanini: “Dice che 35 anni fa – ha proseguito Napoleone – quando Cipollini aveva 17 anni, ha tirato fuori una pistola dopo un giro in bicicletta: ma come si fa a credergli? Qui si accusa Cipollini di fatti gravi che non sono mai stati denunciati. La signora Landucci – ha aggiunto – ha avuto altre occasionio per tirare fuori la questione della pistola ma non è mai accaduto prima”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MARIO CIPOLLINI A PROCESSO: LE ACCUSE NEI SUOI CONFRONTI
Si torna a parlare della vicenda legale che vede come imputato Mario Cipollini, rinviato a giudizio a seguito delle accuse dell’ex moglie, Sabrina Landucci, di maltrattamento. Se ne parlerà durante il programma di Rai Uno, Storie Italiane, condotto da Eleonora Daniele, che ospiterà gli avvocati dell’accusa e delle difesa. Capiremo sicuramente di più di questa vicenda che ha gettato un po’ di ombre sulla sfera privata del Re Leone, che va sottolineato più volte, risulta assolutamente innocente fino a prova contraria. Il campione delle due ruote non è stato infatti ancora condannato ma semplicemente rinviato a giudizio, da cui potrà comunque uscirne innocente. La cosa certa è che negli ultimi mesi le accuse nei suoi confronti sono state differenti, a cominciare appunto dall’ex moglie, che ha raccontato in tribunale di essere stata addirittura minacciata con una pistola, nonché altri episodi di violenza.
MARIO CIPOLLINI: LE ACCUSE DI IVANO FANINI
Anche la sorella di Mario Cipollini ha puntato il dito verso il Re Leone, e per ultimo è stata la volta del dirigente Ivano Fanini, patron di Amore & Vita, che sarebbe anch’egli stato minacciato con una pistola, ma che ha spiegato di aver preso il tutto per uno scherzo. Il campione del ciclismo ha fatto sapere alle varie redazioni che lo hanno contattato, che al momento non è assolutamente intenzionato a parlare, e che fornirà la propria versione dei fatti una volta che il clamore mediatico sarà andato in archivio. Il classe 1967 di Lucca è stato uno dei più grandi atleti delle due ruote degli ultimi anni, vincitore della medaglia d’oro nel mondiale del 2002 a Zolder. Cipollini è stato anche insignito del titolo di Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 2002, nonché di Collare d’oro al merito sportivo, sempre 17 anni fa, dopo il grande successo ai campionati mondiali di ciclismo in Belgio.