NUOVE ANTICIPAZIONI SUL REPORT DI DRAGHI PER IL FUTURO DELL’UE

Proseguono le (minime) anticipazioni sull’atteso Rapporto di Mario Draghi sulla competitività in Europa, giunto ormai agli sgoccioli per la presentazione nei prossimi giorni a Bruxelles: dopo che già ieri vi avevamo raccontato della forte spinta sulla gestione della Difesa comune in periodi di forti tensioni internazionali appena fuori dai confini europei, le ultime notizie in ambito europeo riportano ulteriori dettagli del report affidato lo scorso autunno dalla Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen e che già è stato rinviato a ridosso delle Europe verso il post-estate.



L’ex Presidente del Consiglio nonché n.1 della BCE Mario Draghi ha partecipato stamane alla riunione degli ambasciatori degli Stati membri Ue, la Coreper, informando i colleghi di alcune linee guida presenti all’interno del Rapporto sulla competitività. Nella nota prodotta dalla Presidenza ungherese dell’Ue, viene spiegato come la relazione di Mario Draghi si attua di avere un ruolo cruciale nel poter rafforzare da vicino la competitività europea. Non solo, nel corso dell’incontro con gli altri ambasciatori, l’ex Premier Draghi ha sottolineato in più passaggi di come all’Europa servano riforme rapide e «senza precedenti» con tutti gli Stati membri coinvolti. Per farlo, informa l’economista “erede” di Federico Caffè, serve agire «360 gradi e nella maniera più veloce possibile».



RAPPORTO DRAGHI SULLA COMPETITIVITÀ: QUANDO ARRIVA E DOVE, TUTTI I DETTAGLI

Rispetto ai vari rinvii tra più o meno retroscena in merito alle motivazioni, ora vi sarebbe una data effettiva: Mario Draghi presenterà il Rapporto sulla competitività Ue lunedì prossimo 9 settembre 2024 a Bruxelles anche se il Parlamento Europeo vedrà nelle prossime ore la presenza dello stesso ex Presidente del Consiglio per una prima presentazione formale davanti alla n.1 Roberta Metsola durante la Conferenza dei Presidenti.

La relazione «sul futuro della competitività europea» è attesa da mesi in quanto dovrebbe rappresentare un primo spunto imponente circa il programma di lavoro e riforme che attende la nuova Commissione Europea non appena sarà pienamente formata. Assieme al parallelo report di un altro ex Presidente del Consiglio italiano – Enrico Letta, a cui è stato affidato il report sul mercato unico (qui la nostra intervista in esclusiva all’ex leader Pd, ndr) – il “piano” di Draghi punta a smuovere l’immobilismo riformatore non solo negli Stati membri ma nell’apparato stesso dell’Unione Europea. Le 400 pagine di cui è composto il Rapporto Draghi a breve saranno dunque presentate e dovrebbero prevedere, oltre ai capitoli importanti sulla Difesa e lo stimolo alle riforme, anche sui cardini come infrastrutture, digitalizzazione, energia e mercato dei capitali.