Mario Draghi, è ormai noto, è il profilo sul quale ha deciso di puntare con forza il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per dare vita a un nuovo esecutivo che sostituisca l’uscente Governo Conte Bis. Una scelta che sicuramente gode dell’approvazione del… Vaticano. Lo riporta la testata giornalistica “Huffington Post”, che rammenta un paio di episodi significativi che riguardano da vicino l’ex presidente della Banca Centrale Europea e addirittura due Papi. Quali? Benedetto XVI e Francesco.



Procediamo con ordine: quando l’ultima enciclica sociale della Chiesa, la Caritas in Veritate, era ormai pronta (2009), Papa Ratzinger domandò che fosse Mario Draghi a rileggerla prima che venisse pubblicata e così accadde. Il governatore della Banca d’Italia lesse il documento nel giro di un solo fine settimana e diede il suo benestare alla pubblicazione. Dopodiché, il 9 luglio 2009, Draghi, sulle colonne dell'”Osservatore Romano”, scrisse un articolo contenente alcune considerazioni sull’enciclica imperniata sull’economia.



MARIO DRAGHI AMATO DA DUE PAPI: QUEGLI INCONTRI CON FRANCESCO…

Mario Draghi, tuttavia, vanta buoni rapporti non soltanto con il Papa emerito, bensì anche con quello attuale, Bergoglio, che lo ricevette in udienza con la famiglia nel 2013, per poi incontrarlo nuovamente nel 2016, quando al vescovo di Roma venne conferito il premio Carlo Magno. La svolta significativa, tuttavia, fu registrata il 26 maggio 2020, come ricorda l'”Huffington Post”; in tale occasione, infatti, Papa Francesco nominò Draghi membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Inutile sottolineare come l’universo politico reagì prontamente a una investitura ufficiale di tale portata, con Luigi Di Maio che ricordò a tutti di avere incontrato in tempi non sospetti l’ex presidente della BCE, con quest’ultimo che gli aveva fatto “un’ottima impressione”. Insomma, Mario Draghi ha sempre goduto di grande stima e fiducia da parte della Chiesa, a ulteriore riprova di come Mattarella, nella complicatissima scelta del premier ideale per fare ripartire un’Italia zavorrata dalla crisi e dalla pandemia, abbia preso una decisione ponderata.

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