Mario Draghi è intervenuto in conferenza stampa da Kiev per trattare insieme ad altri leader europei il tema della guerra in Ucraina. “Oggi non ci sono state richieste da Zelensky di nuove armi. Ha descritto la situazione com’è, una situazione che sta diventando critica. Perché le armi sovietiche stanno finendo le munizioni e le nuove armi necessitano di addestramento. I vari Paesi Nato forniscono questo addestramento ma ci vuole tempo”, ha detto.



La questione non è però drammatica soltanto per l’Ucraina, ma anche per i Paesi che sono costretti ad affrontare la crisi del grano. “È necessario assicurare l’uscita delle navi dai porti ucraini, sminare i porti, custodire l’uscita di queste navi da parte di paesi terzi perché non diventi un pretesto per le navi russe di attaccare le navi ucraine. Ci sonosono scadenze che ci avvicinano regolarmente e inesorabilmente al dramma di una carestia specialmente nei Paesi più poveri”. La situazione relativamente al gas, invece, è meno preoccupante rispetto ad alcune settimane fa. “Siamo arrivati al 52% dei livelli di stoccaggio del gas, il che ci rende abbastanza tranquilli nell’immediato e per l’inverno”. (agg. di Chiara Ferrara)draghi



MARIO DRAGHI SOSTIENE L’UCRAINA: LA CONFERENZA STAMPA DA KIEV

L’Italia sostiene convintamente l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea: Mario Draghi non utilizza mezzi termini. Intervenuto in conferenza stampa a Kiev insieme a Macron, Scholz, Iohannis e Zelensky, il primo ministro ha parlato di una giornata storica per l’Europa: “Italia, Francia e Germania, tre Paesi fondatori dell’Unione europea, e il presidente della Romania sono venuti in Ucraina per offrire il loro sostegno incondizionato al presidente Zelensky e al popolo ucraino”.

Draghi ha elogiato il popolo ucraino, diventato esercito per respingere l’aggressione della Russia di Vladimir Putin e per vivere in libertà. L’ex presidente della Bce ha poi analizzato il ruolo di Bruxelles, che “ha dimostrato e dimostra oggi una straordinaria unità nel sostenere l’Ucraina in ogni modo, così come è stato chiesto dal presidente Zelensky”.



VIDEO, MARIO DRAGHI IN CONFERENZA STAMPA DA KIEV

Nel corso del suo intervento, Mario Draghi si è soffermato sulla grande solidarietà dimostrata dagli italiani e dagli europei che hanno accolto nelle loro case gli ucraini in fuga dalla guerra. La visita dei leader di Italia, Francia e Germania “conferma inequivocabilmente il nostro sostegno, quello dell’Europa e dei nostri alleati”. Il passaggio più importante è legato sicuramente all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea: “L’Italia vuole l’Ucraina nell’Ue, vuole per l’Ucraina lo status di candidata e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo”. La presenza dei tre leader europei, insieme al premier romeno, è una manifestazione di unità: “Oggi tutti noi abbiamo detto che siamo pronti a sostenere la causa dell’Ucraina come candidata all’Ue nel prossimo Consiglio europeo – le parole di Mario Draghi – Siamo consapevoli che questo è uno sviluppo storico che richiederà una riflessione profonda sulle regole e sul funzionamento dell’Ue e richiederà una riflessione su tutti i Paesi, in particolare dei Balcani, che sono stati su una lista d’attesa per moltissimi anni prima di arrivare ad essere candidati all’Ue”.