Un discorso meno da tecnocrate e più da italiano innamorato della Patria. Questa è stata la linea scelta da Mario Draghi per la sua prima apparizione in Senato da presidente del Consiglio. Un intervento lungo cinquantuno minuti, capace di toccare le principali tematiche di questo delicato momento che l’Italia si trova ad affrontare.



Dalla necessità di accelerare la campagna vaccinale (“Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari”) alla scuola (“non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno”), senza dimenticare l’attenzione per l’ambiente, il nuovo modello di turismo da progettare, la vera affermazione della parità di genere, gli investimenti pubblici, il Next Generation EU, gli obiettivi strategici e le riforme. Ricordando sempre la frase cardine sotto la quale nasce questo Governo: “Oggi, l’unità non è un’opzione, l’unità è un dovere. Ma è un dovere guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia”.



MARIO DRAGHI, PRIMO DISCORSO AL SENATO

Draghi ha poi parlato di un Governo che sarà “convintamente europeista e atlantista, in linea con gli ancoraggi storici dell’Italia: Unione europea, Alleanza Atlantica, Nazioni Unite. Ancoraggi che abbiamo scelto fin dal Dopoguerra, in un percorso che ha portato benessere, sicurezza e prestigio internazionale. Profonda è la nostra vocazione a favore di un multilateralismo efficace, fondato sul ruolo insostituibile delle Nazioni Unite. Resta forte la nostra attenzione e proiezione verso le aree di naturale interesse prioritario, come i Balcani, il Mediterraneo allargato, con particolare attenzione alla Libia e al Mediterraneo orientale e all’Africa”. Annunciata poi anche una revisione profonda dell’Irpef, con il duplice obiettivo di “semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività. Funzionale al perseguimento di questi ambiziosi obiettivi sarà anche un rinnovato e rafforzato impegno nell’azione di contrasto all’evasione fiscale”.



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