Mario Draghi nella giornata di oggi ha partecipato ad un seminario che si è tenuto nel sud di Bruxelles al quale erano presenti i Commissari europei e la e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Un’occasione, per l’ex premier italiano e i Commissari, per confrontarsi su quelle che saranno le future priorità economiche dell’Europa e per presentare i primissimi embrionali risultati del report sulla competitività che gli è stato affidato dall’esecutivo europeo. Il report di Mario Draghi, tuttavia, sarà consegnato alla Commissione solo una volta che si saranno concluse le elezioni europee di quest’anno e rappresenterà una sorta di ‘punto di partenza’ per il prossimo esecutivo.



L’analisi di Mario Draghi sull’economia europea

Le informazioni emerse dal seminario tenuto da Mario Draghi sono, per ora, ancora poche e arrivano da alcuni collaborati dell’ex premier, citati dall’agenzia Ansa. Il punto centrale, comunque, è che l’economia europea si è andata progressivamente ad indebolire nel corso degli ultimi anni, con un picco nel 2023, ragione per cui la priorità dovrebbe essere, ora, quella di definire una roadmap d’azione che identifichi priorità, linee d’azione e politiche attive che andranno messe in campo nei diversi settori economici.



L’osservazione di Mario Draghi sulla competitività europea è partita dal 2016, momento dal quale si sono susseguiti una serie di eventi nuovi e rilevanti per l’Europa nei più disparati ambiti. L’ex premier ha citato, tra le altre cose, l’elezione di Donald Trump, l’affacciarsi sempre più rilevantemente della transizione green nell’agenda di governi ed organizzazioni, fino anche all’intelligenza artificiale che si è affermata prepotentemente nella società. Secondo Mario Draghi, tutti questi fattori hanno contribuito all’indebolimento dell’economia europea, che sta perdendo sempre più slancio e centralità nelle catene dell’offerta, soprattutto rispetto a Cina e Stati Uniti. Dunque, anche a fronte della perdita di centralità geopolitica che l’Europa ha subito a causa della guerra in Ucraina, è arrivato il momento di definire una roadmap ampia e dettagliata, identificando priorità, linee d’azione e politiche da adottare nell’immediato futuro.

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