«Finché non sarà trovato un vaccino anti-Covid, per rilanciare l’economia servono test di massa e tracciamento»: torna a parlare Mario Draghi, dopo il Meeting di Rimini, questa volta in un lungo video-dialogo al Congresso della Società Europea di Cardiologia Escardio 2020 con Filippo Crea, il cardiologo dell’Università Cattolica e del Gemelli (primo italiano a diventare direttore dello European Heart Journal). Il tema primario resta quello dei giovani e del rilancio dell’economia, ma per farlo occorre uscire il più presto possibile dalla crisi sanitaria globale: per questo, spiega ancora l’ex n.1 Bce «queste due procedure (test e tamponi, ndr) devono diventare normali e quindi essere attuate tutti i giorni e in tutto il mondo». Se da un lato l’Europa e in generale i Governi mondiali hanno fatto bene ad aumentare il debito e il deficit nella fase più acuta del Covid-19, visto che hanno ammorbidito l’impatto della pandemia, «è solo la scoperta del vaccino che eliminerà tante incertezze che ci sono al momento».
DRAGHI: COME SI RILANCIA L’ECONOMIA
Dopo il discorso al Meeting di Rimini su giovani e debito “buono”, Draghi torna a far sentire la propria autorevole voce sulle sfide che attendono le comunità a livello politico e sociale nei prossimi complicati mesi: i temi sono i medesimi anche nell’intervista con Escardio 2020, citando inoltre la digitalizzazione come tema primario da inserire «ai primi posti dell’agenda dei governi». A livello “politico” il richiamo di Draghi al Governo italiano e in particolare alle scelte del Premier Giuseppe Conte è assai netto: «I sussidi dovranno scendere, ma allo stesso tempo si creeranno posti di lavoro per i giovani». Gli incentivi adottati dal Governo, anche quelli che saranno mantenuti nel Recovery Plan, «devono creare nuovi lavori, non salvare quelli vecchi», sottolinea con estrema chiarezza l’ex Governatore della Banca d’Italia. Tornando a tematiche più strettamente “sanitarie”, la spesa cui ora è chiamato ad investire lo Stato riguardano per l’appunto assistenza e salute: «la pandemia ha evidenziato l’importanza di avere buone strutture di assistenza e un sistema robusto. Per rilanciare l’economia finché non sarà trovato un vaccino, servono test di massa e poi il tracciamento può essere fatto in seguito a tutti questi test».