«Ferma condanna per i crimini di guerra, Putin dovrà risponderne»: senza mezzi termini Mario Draghi. Intervenuto alla Firma del Patto per Torino presso il Palazzo Civico, il primo ministro ha biasimato a nome di tutto il governo le stragi civili documentate in questi giorni in Ucraina, a partire dal terribile massacro di Bucha, e ha voluto lanciare un appello al leader del Cremlino…



Nel corso del suo intervento, Mario Draghi ha spiegato: «Le atrocità commesse a Bucha, Irpin e in altre località liberate dall’esercito ucraino scuotono nel profondo i nostri animi di europei e di convinti democratici». L’ex presidente della Bce ha poi rimarcato che saranno necessarie delle indagini indipendenti per fare piena luce su quanto accaduto: «I crimini di guerra devono essere puniti».



MARIO DRAGHI ALLA FIRMA DEL PATTO PER TORINO

Nel corso del suo intervento sulla crisi in Ucraina, Mario Draghi è tornato sull’espulsione dei trenta diplomatici russi: il premier ha sottolineato che si è trattato di una «decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici. Al presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili, di dare questo cessate il fuoco». Nel corso del suo intervento, il primo ministro ha confermato il sostegno di Italia e Unione europea al popolo ucraino, che in queste settimane sta lottando per la pace e per la libertà. E nessuna preclusione sulle nuove sanzioni nei confronti del Cremlino: «La Commissione europea ha appena annunciato un nuovo pacchetto dì sanzioni nei confronti di Mosca. L’Italia è pienamente allineata al resto dell’Ue e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla presidente von der Leyen».