Question time alla Camera dei Deputati per Mario Draghi, il premier ha risposto alle interrogazioni dei parlamentari ed ha fatto il punto della situazione sui lavori del governo. Queste le parole del primo ministro sul settore del wedding: «La questione del settore wedding sarà all’attenzione della prossima cabina di regia, che si terrà il 17 maggio. Quella sarà l’occasione per dare maggiori certezze a tutto il comparto che ha subito danni economici significativi. Dobbiamo stare però attenti a bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute. I matrimoni sono un’occasione di socialità che può favorire la diffusione del contagio. Come in altri casi, il governo intende adottare un approccio graduale. Il governo resta comunque vicino agli operatori del settore, abbiamo stanziato 200 milioni per le imprese operanti nel settore e nuovi indennizzi sono previsti nel nuovo decreto sostegni che arriverà la settimana prossima».



Poi Mario Draghi si è soffermato sul turismo: «L’obiettivo del governo è quello di riaprire al più presto l’Italia al turismo, nostro e straniero. La pandemia da Covid-19 ha avuto effetti economici ingenti sugli operatori turistici e siamo al lavoro per farli ripartire quanto prima e con la massima sicurezza». «La prima iniziativa è legata allo sforzo per il rapido completamento della campagna vaccinale: tra fine giugno e inizio luglio avremo vaccinato con almeno una dose tutti i fragili e gli over 60», ha aggiunto Mario Draghi: «Il Pnrr include fondi integrati per circa 9 miliardi per sostenere la competitività delle imprese turistiche. E’ previsto lo stanziamento di 500 milioni di euro per aprire cento nuovi siti culturali e lo stanziamento di altri 14 milioni di euro per costituire un digital hub del turismo».



MARIO DRAGHI, QUESTION TIME ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Dopo aver ricordato la morte sul lavoro di Luana D’Orazio e le altre cinque persone decedute nel corso della settimana, Mario Draghi si è soffermato sul dossier migranti: «Il governo è impegnato ad esercitare una pressione intra-europea affinchè si torni a una redistribuzione efficace dei migranti. A fronte di questa complessa e drammatica realtà politica, il governo ha intenzione di seguire una politica equilibrata, efficace e umana: nessuno sarà lasciato solo in acque territoriali italiane, il rispetto dei diritti umani è una componente fondamentale nella politica migratoria». Poi Mario Draghi ha fatto il punto della situazione sul patto di stabilità: «E’ fuori discussione che le regole dovranno cambiare, ma questo dibattito non è ancora iniziato. La mia linea è che le attuali regole sono inadeguate, lo erano e lo sono soprattutto per l’uscita della pandemia: dovremo concentrarci su un forte slancio della crescita per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici».