E’ morto Mario Gullace, figlio di Teresa, la donna che con la sua storia ispirò la celebre scena del film “Roma Città Aperta” di Roberto Rossellini, dove un’immensa Anna Magnani viene uccisa quando si divincola dalle truppe naziste nel tentativo di ricongiungersi al marito. A dare notizia della morte di Mario Gullace è stato oggi, a margine di un’iniziativa organizzata in Campidoglio per celebrare i 75 anni dalla liberazione di Roma, un militante dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) informato della dipartita di Mario Gullace dai suoi parenti. Teresa Gullace, come si vede nel film di Rossellini, venne freddata con un colpo di pistola alla schiena dai soldati nazisti il 3 marzo del 1944, durante l’occupazione della Capitale.



MARIO GULLACE È MORTO

Mario Gullace è idealmente il bambino che nel film “Roma Città Aperta” si divincola dalla morsa dei soldati nazisti, scalcia e raggiunge disperato il corpo ormai senza vita dell’amata madre. Una donna, che nel film prende il nome di Pina, che per dirla con le parole di Ascanio Celestini “muore praticamente prima di toccar terra mentre sta volando, leggera ed elegante, spinta da una forza quasi inarrestabile, ad afferrare in volo la mano del suo uomo per trarlo via, unico e solo, da quella massa di derelitti”. Su Facebook iniziano ad arrivare i primi commenti alla notizia della morte di Mario Gullace:”Ha deciso di morire oggi anniversario della Liberazione di Roma dai nazifascisti … Tante chiacchierate private e tante pubbliche occasioni per testimoniare una orribile realtà vissuta in prima persona.. Ciao Mario, rimasto un po’ per sempre bambino per colpa di un mitra assassino e dall’odio inumano di chi preme’ quel grilletto”.



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