Mario Macalli si è spento oggi all’età di 84 anni. L’ex presidente di Lega Pro è venuto a mancare dopo una lunga malattia. Nato a Milano il 19 marzo 1937, Macalli è stato a lungo il presidente della Serie C: per lui ben 18 anni alla guida della terza serie italiana. Nella sua carriera, il dirigente ha ricoperto vari ruoli all’interno del mondo del calcio italiano, legando però indissolubilmente il suo nome alla Lega Italia Calcio Professionistico, che ha assunto questo nome proprio sotto la sua guida, ritenendo come dequalificante quella vecchia.



A ricordarlo, nella giornata di oggi, anche Francesco Ghirelli, attualmente alla guida della Lega Pro. Con un Tweet, il presidente ha celebrato l’uomo di sport scomparso a 84 anni: “È morto Mario Macalli, dopo anni di grave malattia. I club di Lega Pro lo piangono con dolore, È stato il presidente della Serie C per tanti lunghissimi anni. Ha creduto fortemente nel ruolo della Serie C, come fucina di giovani calciatori e il calcio dei Comuni d’Italia”.



Mario Macalli: una carriera a servizio del calcio

Mario Macalli ha dedicato la sua intera vita al mondo del calcio. Dal 1962 al 1986 il dirigente ha ricoperto la carica di vicepresidente della società calcistica del Pergocrema. Nel 1977 è cominciato il suo percorso verso ruoli di rilievo negli organismi direttivi della Lega Nazionale Serie C. Inizialmente ha ricoperto il ruolo di dirigente federale nella Commissione di Programmazione della Lega. A seguire è entrato nel Collegio Arbitrale, per poi approdare nel comitato tecnico della Figc, passando per quello di consigliere della Serie C2. Nel 1987 è diventato vice presidente della Lega Professionisti di Serie C. Tra il 1988 ed il 1990, quando questa fu commissariata, è stato nominato dirigente delegato.



Il 10 gennaio 1997 è cominciata la sua esperienza come massimo rappresentante della Lega Pro. Eletto presidente della Lega Professionisti di Serie C, è stato poi confermato nel 2000, nel 2004 e nel 2008. Nel 2009 è stato inoltre nominato vice presidente della Figc. Nel dicembre 2012 è stato riconfermato nuovamente come presidente della Lega Pro. Il 3 luglio 2015 ha rassegnato le dimissioni da presidente della Lega Pro.