Tra i migliori film di Venezia 78, Qui rido io è arrivato nelle sale italiane e sta ottenendo un buon successo. Intervenuto a Oggi è un altro giorno, il regista Mario Martone ha raccontato: «Tutto comincia con Eduardo De Filippo. Ho messo in scena Il sindaco del rione Sanità e, lavorando sui testi di Eduardo, ho capito che ci fosse qualcosa che si accendeva quando si parlava di paternità negata. Ho voluto capire meglio e studiando si è scoperto questo personaggio straordinario, che fa figli su figli, figli che diventano attori e attrici, come Eduardo».
Mario Martone ha poi parlato di Toni Servillo, protagonista del film nei panni di Eduardo Scarpetta: «Un ruolo magnifico per lui, ci conosciamo da 40 anni, eravamo bambini. Abbiamo passato una vita intera e il film è il frutto di questo amore, di questo amore per il teatro, di questa esperienza. Ognuno di noi è stato toccato dal demone del teatro».
MARIO MARTONE E ANTONIA TRUPPO A OGGI È UN ALTRO GIORNO
Ospite di Serena Bortone anche Antonia Truppo, tra le protagoniste di Qui rido io: «Io ho debuttato facendo Scarpetta, con Miseria e nobiltà. Esistono questi ruoli di tradizione, Scarpetta infatti aveva scritto il ruolo per fare debuttare il figlio Vincenzo in Miseria e nobiltà. Il collante che racconta il teatro e quella che racconta la famiglia, è che attraverso il debutto di Peppiniello debuttano tutti i film: si sono avvicendati tutti». Mario Martone ha poi ricordato Peppino De Filippo: «Nel film è un antagonista di Scarpetta. Non aveva nessun rapporto con quella famiglia e detestava questo zio con tutta l’anima. Ma nonostante ciò, nel film si vede come alla fine assorba da Scarpetta». Infine, sulla figura di Eduardo Scarpetta: «Un grande personaggio da teatro anche nella vita. Tutti i loro lati riflettono qualcosa di noi, del nostro animo e delle nostre pulsioni, quelle migliori e quelle peggiori. Scarpetta sembra scritto da un geniale drammaturgo, un Dio del teatro che nella vita si diverte a scrivere un grande personaggio di teatro».