DA MACRON A MARIO MONTI: “POTREBBE ESSERE NECESSARIO MANDARE LE TRUPPE DI TERRA IN UCRAINA”
Un giorno, forse non troppo lontano, mandare soldati europei o NATO in Ucraina potrebbe essere alquanto necessario: ecco, non si tratta dell’ennesima dichiarazione del Presidente francese Emmanuel Macron, bensì dell’italianissimo ex Premier Mario Monti. L’attuale senatore a vita, intervistato mercoledì mattina a Radio 24 per commentare la difficile situazione internazionale tra Medio Oriente e Ucraina: in particolare modo, a Monti veniva richiesto un commento su quanto le posizioni della Francia di Macron sull’invio di soldati occidentali contro Putin potesse aver senso oppure no.
E Mario Monti si “riscopre” completamente a favore: «Io credo che a un certo punto potrà essere necessario». Il ragionamento dell’ex Presidente del Consiglio riguarda la possibilità che la Russia di Putin possa procedere ancora più verso Occidente dopo aver conquistato l’Ucraina: «se queste sono le sue intenzioni, è chiaro che va fermata». Se poi viene richiesto una sorta di “mix” tra l’invio di truppe e armi o strumenti militati, conclude Mario Monti, va sempre tenuto presente che «mandare uomini a combattere per difendere l’Europa sarà molto difficile anche perché le nostre cittadinanze si sono abituate alla pace e non ammettono il concetto che si possa morire per la difesa della patria o della patria europea». Per questo motivo, quasi correggendo il tiro rispetto alla clamorosa “sparata” di inizio intervista, Monti ritiene che più delle truppe di terra europee da mandare a combattere in Ucraina, «credo che bisognerebbe intensificare ulteriormente il sostegno all’Ucraina con armamenti e il sostegno finanziario».
SALVINI SFERZA MONTI E MACRON: “SONO PERICOLOSI, VANNO CURATI. PARLARE DI SOLDATI NOSTRI È GRAVISSIMO”
L’intervista di Mario Monti, così come le continue insistenze di Macron sui leader Ue per accettare la sua proposta di inviare soldati in Ucraina, non passano inosservate all’estero come in Italia: prima con un post sui social e poi direttamente intervenendo a margine di un evento nei padiglioni della Fiera di Milano a Rho, è il vicepremier Matteo Salvini a prendere netta posizione contro l’opzione di mandare truppe a combattere (ribadendo quanto già Premier Meloni e Ministro della Difesa Crosetto hanno sottolineato negli scorsi giorni).
«Mi turba che dopo Macron anche Monti oggi parli dell’invio di soldati italiani a combattere in Ucraina. Questi vanno curati»: per il leader della Lega chi pensa come Monti o Macron e dice di inviare i soldati come se fosse una cosa normale, «sono pericolosi. Parlare di soldati italiani che potranno andare a combattere e morire in Ucraina lo ritengo una cosa gravissima». Salvini ricorda come anche Putin ieri dalla Russia ha invitato al dialogo con l’Europa (nonostante permanga in conflitto contro l’Ucraina, ndr), per questo occorre che il 2024 sia davvero l’anno della pace: «Se Monti e Macron hanno tanta voglia di combattere, vadano in Ucraina». Il Ministro dei Trasporti si dice pronto assieme a tutto il Governo a ricostruire tutto quanto distrutto dai russi in Ucraina, ma quando alcuni parlano di guerra e soldati che muoiono oltre i confini con tale facilità, «secondo me, c’è dietro un problema».